Volume 4

Edizione Giuntina
    esser pistolese, il quale lavorò alcune cose in Lucca, et in Roma fece
    molti ritratti di naturale, et in Napoli per il vescovo d'Ariano Dio-
    mede Caraffa, oggi cardinale, fece in San Domenico una tavola della
    lapidazione di Santo Stefano in una sua cappella; et in Monte Oli-
5   veto ne fece un'altra, che fu posta all'altar maggiore, e levatane poi
    per dar luogo a un'altra di simile invenzione di mano di Giorgio
    Vasari aretino. Guadagnò Lionardo molti danari con que' signori
    napoletani, ma ne fece poco capitale, perché se gli giocava di mano
    in mano. E finalmente si morì in Napoli, lasciando nome di essere
10   stato buono coloritore, ma non già d'avere avuto molto buon di-
    segno.
    Visse Giovan Francesco anni 40, e l'opere sue furono circa al 1528
    Fu amico di Giovan Francesco, e discepolo anch'egli di Raffaello
    Pellegrino da Modana, il quale avendosi nella pittura acquistato nome
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Edizione Torrentiniana
15   opere di Giovan Francesco circa il MDXXVIII. E lo epitaffio fatto al
    suo nome dice così:
    OCCIDO SURREPTUS PRIMAEVO FLORE IUVENTAE
    CUM CLARA INGENII IAM DOCUMENTA DAREM.
    SI MEA VEL IUSTOS AETAS VENISSET AD ANNOS
20   PICTURA AETERNUM NOTUS ET IPSE FOREM.
    Et un altro ancora:
    GIACE QUI GIOAN FRANCESCO IL GRAN FATTORE,
    ECCELLENTE PITTORE ORNATO E BELLO,
    CHE VINSE I PARI A SÉ, E RAFFAELLO
25   VINCEA. MA MORTE L'AMMAZZÒ IN SUL FIORE.

   
PELLEGRINO DA MODANA.
   
PITTORE.
    Gli accidenti son pur diversi e strani che di continuo nascono ne' pe-
    ricoli della vita sopra i corpi umani universalmente ogni giorno: ma
30   particularmente veggiamo le persone ingegnose essere sottoposte a quegli,
    attesoché chi nelle fatiche degli studî esercita la memoria, e fa che il
    corpo e l'animo patisce, dà occasione alle membra di disunirle l'uno da
    l'altro, e deviandole dal primo suo corso diventino rubelle dei sangui,
    di maniera che chi di allegra complessione ha il genio, lo trasforma in
35   maninconia, et in poco spazio di tempo s'accosta alla morte. È da dolere
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