Volume 4

Edizione Giuntina
    e con l'altra inalberato una storta mena con stizza un colpo per
    tagliar tutte a due le mani a coloro che con forza, digrignando i denti,
    tentano con fierissima attitudine di difendere la loro bandiera; oltra
    che in terra, fra le gambe de' cavagli, v'è due figure in iscorto, che
5   combattendo insieme, mentre uno in terra ha sopra uno soldato,
    che alzato il braccio quanto può, con quella forza maggiore gli mette
    alla gola il pugnale per finirgli la vita, e quello altro con le gambe e
    con le braccia sbattuto, fa ciò che egli può per non volere la morte.
    Né si può esprimere il disegno che Lionardo fece negli abiti de' sol-
10   dati, variatamente variati da lui; simile i cimieri e gli altri ornamenti,
    senza la maestria incredibile che egli mostrò nelle forme e lineamenti
    de' cavagli, i quali Lionardo meglio ch'altro maestro fece di bravura,
    di muscoli e di garbata bellezza. Dicesi che per disegnare il detto carto-
    ne fece uno edifizio artificios[is]simo, che stringendolo s'alzava,
15   et allargandolo s'abbassava. Et imaginandosi di volere a olio colorire
    in muro, fece una composizione d'una mistura sì grossa per lo incollato
    del muro che, continuando a dipignere in detta sala, cominciò a colare
    di maniera che in breve tempo abbandonò quella, vedendola guastare.
- pagina 33 -

Edizione Torrentiniana
    con un berretton rosso, gridando tiene una mano nell'aste, e con l'altra
20   inalberato una storta mena con stizza un colpo per tagliar tutte a
    due le mani a coloro che con forza, digrignando i denti, tentano con fieris-
    sima attitudine di difendere la loro bandiera; oltra che in terra, fra
    le gambe de' cavagli, v'è dua figure in iscorto, che combattendo insieme,
    mentre uno in terra ha sopra uno soldato, che alzato il braccio quanto
25   può, con quella forza maggiore gli mette alla gola il pugnale per finirgli
    la vita, e quello altro, con le gambe e con le braccia sbattuto, fa ciò che
    egli può per non volere la morte. Né si può esprimere il disegno che Lio-
    nardo fece negli abiti de' soldati, variatamente variati da lui; simile
    i cimieri e gli altri ornamenti, senza la maestria incredibile che egli mo-
30   strò nelle forme e lineamenti de' cavagli, i quali Lionardo meglio ch'altro
    maestro fece di bravura, di muscoli e di garbata bellezza. La notomia di
    essi, scorticandoli, disegnò insieme con quella degli uomini, e l'una e
    l'altra ridusse alla vera luce moderna. Dicesi che per disegnare il detto
    cartone fece uno edifizio artificiosissimo, che stringendolo s'alzava, et
35   allargandolo s'abbassava. Et imaginandosi di volere a olio colorire in
    muro, fece una composizione d'una mistura sì grossa per lo incollato
    del muro che, continuando a dipignere in detta sala, cominciò a colare,
    di maniera che in breve tempo abbandonò quella.
- pagina 33 -
pagina precedentepagina successiva