Volume 4

Edizione Giuntina
    che papa Paulo Terzo si risolvé di far finire San Piero, perché s'avi-
    dero allora di quanto aiuto egli sarebbe stato ad Antonio da San
    Gallo: perché, se bene Antonio fece quello che si vede, avrebbe non-
    dimeno, come si crede, meglio veduto in compagnia di Baldassarre
5   alcune difficultà di quell'opera.
    Rimase erede di molte cose di Baldassarre Sebastiano Serlio bo-
    lognese, il quale fece il terzo libro dell'Architetture e il quarto dell'An-
    tichità di Roma misurate; et in questi le già dette fatiche di Baldas-
    sarre furono parte messe in margine e parte furono di molto aiuto
10   all'autore. I quali scritti di Baldassarre rimasero per la maggior parte
    in mano di Iacopo Melighino ferrarese, che fu poi fatto architetto
    da papa Paulo detto nelle sue fabbriche, et al detto Francesco Sanese,
    stato suo creato e discepolo; di mano del quale Francesco è in Roma
    l'arme del cardinale di Trani in Navona molto lodata, et alcune altre
15   opere. E da costui avemo avuto il ritratto di Baldassarre e notizia di
    molte cose che non potei sapere quando uscì la prima volta fuori
    questo libro.
    Fu anco discepolo di Baldassarre Virgilio Romano, che nella sua
    patria fece a mezzo Borgo Nuovo una facciata di grafito con alcuni
20   prigioni, e molte altre opere belle. Ebbe anco dal medesimo i primi
    principii d'architettura Antonio del Rozzo, cittadino sanese et in-
    gegneri eccellentissimo. E seguitollo parimente il Riccio pittore sa-
    nese, se bene ha poi imitato assai la maniera di Giovan Antonio
    Soddoma da Vercelli. Fu anco suo creato Giovambatista Peloro,
25   architetto sanese, il quale attese molto alle matematiche et alla cosmo-
    grafia, e fece di sua mano bussole, quadranti e molti ferri e stromenti
    da misurare, e similmente le piante di molte fortificazioni, che sono
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Edizione Torrentiniana
    III far finire San Pietro, si desiderò molto lo aiuto di lui, attesoché
    assai giovato avrebbe Baldassarre in tal fabbrica con Antonio da San
30   Gallo: e benché Antonio facesse poi quello che ci si vede, nondimeno assai
    meglio in compagnia averebbono veduto le difficultà di tale opera.
    Rimase erede di molte cose sue Sebastian Serlio bolognese, il quale fece
    il terzo libro delle Architetture e 'l quarto delle Antiquità di Roma misu-
    rate; le quali fatiche di Baldassar furono poste in margine, e gran parte
35   scritte. Le quali a lui rimasero e a Iacopo Melighino ferrarese, fatto
    architetto da papa Paulo III nelle sue fabbriche. Rimase vivo un suo
    creato chiamato Cecco Sanese, il quale a Roma fece l'arme del cardinale
    di Trani in Navona, et altre opere. Basta dunque che egli fu tanto e
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