Volume 4

Edizione Giuntina
    per la maggior parte appresso maestro Giuliano orefice sa-
    nese, amicissimo suo. Fece questo Giovambatista al duca Cosimo
    de' Medici, tutto di rilievo e bello affatto, il sito di Siena con le valli
    e ciò che ha intorno a un miglio e mezzo, le mura, le strade, i forti,
5   et insomma del tutto un bellissimo modello. Ma perché era costui
    instabile, si partì, ancorché avesse buona provisione, da quel principe;
    e pensando di far meglio si condusse in Francia, dove avendo se-
    guitato la corte senza alcun frutto molto tempo, si morì finalmente
    in Avignone. Ma ancorché costui fusse molto pratico et intendente
10   architetto, non si vede però in alcun luogo fabbriche fatte da lui
    o con suo ordine, stando egli sempre tanto poco in un luogo che
    non si poteva risolvere niente; onde consumò tutto il tempo in dise-
    gni, capricci, misure e modelli. Ha meritato nondimeno, come pro-
    fessor delle nostre arti, che di lui si faccia memoria.
15   Disegnò Baldassarre eccellentemente in tutt'i modi, e con gran
    giudizio e diligenza, ma più di penna, d'acquerello e chiaro scuro
    che d'altro, come si vede in molti disegni suoi che sono appresso
    gl'artefici, e particolarmente nel nostro libro in diverse carte: in una
    delle quali è una storia finta per capriccio, cioè una piazza piena
20   d'archi, colossi, teatri, obelisci, piramidi, tempii di diverse maniere,
    portici, et altre cose tutte fatte all'antica; e sopra una base è Mercu-
    rio, al quale correndo intorno tutte le sorti d'archimisti con soffietti,
    mantici, bocce et altri instrumenti da stillare, gli fanno un serviziale
    per farlo andar del corpo, con non meno ridicola che bella invenzione
25   e capriccio. Furono amici e molto domestici di Baldassarre, il quale
    fu con ognuno sempre cortese, modesto e gentile, Domenico Becca-
    fumi sanese, pittore eccellente, et il Capanna, il quale, oltre molte
    altre cose che dipinse in Siena, fece la facciata de' Turchi, et un'altra
    che v'è sopra la piazza.
- pagina 328 -

Edizione Torrentiniana
30   virtuoso e buono, che ognuno che lo conobbe e lo richiese sempre lo ritrovò
    cortese e benigno; e ben lo mostra ancor morto, che s'avviene ragionar
    di lui, ciascuno della sua cattiva sorte si duole. Furono amici e domestici
    suoi Domenico Beccafumi sanese, pittore eccellente, e il Capanna, il
    quale, fra le molte cose che fece in Siena, dipinse la facciata de' Turchi,
35   et un'altra sopra la piazza.
- pagina 328 -
pagina precedentepagina successiva