Volume 4

Edizione Giuntina
    fare il ritratto di quel sceleratissimo capitano nimico di Dio e degli
    uomini, o che gliele facesse vedere così morto o in altro modo che
    glielo mostrasse con disegni o con parole. Dopo ciò, essendo uscito
    Baldassarre delle mani loro, imbarcò per andarsene a Porto Ercole,
5   e di lì a Siena; ma fu per la strada di maniera svalig[i]ato e spogliato
    d'ogni cosa, che se n'andò a Siena in camicia. Nondimeno, essendo
    onoratamente ricevuto e rivestito dagl'amici, gli fu poco appresso
    ordinato provisione e salario dal Publico, acciò attendesse alla for-
    tificazione di quella città; nella quale dimorando ebbe due figliuoli.
10   Et oltre quello che fece per il Publico, fece molti disegni di case ai
    suoi cittadini; e nella chiesa del Carmino il disegno dell'ornamento
    dell'organo, che è molto bello.
    Intanto venuto l'essercito imperiale e del Papa all'assedio di Fi-
    renze, Sua Santità mandò Baldassarri in campo a Baccio Valori co-
15   missario, acciò si servisse dell'ingegno di lui ne' bisogni del campo
    e nell'espugnazione della città. Ma Baldassarre amando più la li-
    bertà dell'antica patria che la grazia del Papa, senza temer punto
    l'indignazione di tanto Pontefice, non si volle mai adoperare in cosa
    alcuna di momento: di che accortosi il Papa, gli portò per un pezzo
20   non piccolo odio. Ma finita la guerra, desiderando Baldassarre di
    ritornare a Roma, i cardinali Salviati, Triulzi e Cesarino, i quali tutti
    aveva in molte cose amorevolmente serviti, lo ritornarono in grazia
    del Papa e ne' primi maneggi, onde poté liberamente ritornarsene a
    Roma, dove dopo non molti giorni fece per i signori Orsini il disegno
25   di due bellissimi palazzi che furono fabbricati inverso Viterbo, e
    d'alcuni altri edifizii per la Paglia. Ma non intermettendo in questo
    mentre gli studi d'astrologia né quelli della matematica e gl'altri,
    di che molto si dilettava, cominciò un libro dell'Antichità di Roma
    et a comentare Vitruvio, facendo i disegni di mano in mano delle
30   figure sopra gli scritti di quell'autore: di che ancor oggi se ne vede
    una parte appresso Francesco da Siena, che fu suo discepolo, dove
    in alcune carte sono i disegni dell'antichità e del modo di fabricare
    alla moderna. Fece anco, stando in Roma, il disegno della casa de'
    Massimi, girato in forma ovale, con bello e nuovo modo di fabbrica;
35   e nella facciata dinanzi fece un vestibulo di colonne doriche molto
    artifizioso e proporzionato, et un bello spartimento nel cortile e
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Edizione Torrentiniana
    una cosa vera e viva, la quale allora intervenisse. Ordinò il disegno
    della casa de' Massimi in modo ovale girato, e quello con bella e con
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