|  |  | gl'uomini sono le lodi che si dànno troppo presto agli ingegni | 
|  |  | che si affaticano nell'operare, perché facendo cotali lodi coloro gon- | 
|  |  | fiare acerbi, non gli lasciano andare più avanti, e coloro tanto lodati, | 
|  |  | quando non riescono l'opere di quella bontà che si aspettavano, | 
| 5 |  | accorandosi di quel biasimo, si disperano al tutto di potere mai più | 
|  |  | bene operare; laonde coloro che savî sono deono assai più temere le | 
|  |  | lodi che il biasimo, perché quelle adulando ingannano, e questo, | 
|  |  | scoprendo il vero, insegna. | 
|  |  | Partendosi addunque Boccaccino di Roma per sentirsi da tutte le | 
| 10 |  | parti trafitto e lacero, se ne tornò a Cremona, e quivi il meglio che | 
|  |  | seppe e poté continuo d'essercitar la pittura; e dipinse nel Duomo, | 
|  |  | sopra gl'archi di mezzo, tutte le storie della Madonna, la quale opera | 
|  |  | è molto stimata in quella città. Fece anco altre opere e per la città e | 
|  |  | fuori, delle quali non accade far menzione. | 
| 15 |  | Insegnò costui l'arte a un suo figliuolo chiamato Camillo, il quale | 
|  |  | attendendo con più studio all'arte s'ingegnò di rimediare dove aveva | 
|  |  | mancato la vanagloria di Boccaccino. Di mano di questo Camillo sono | 
|  |  | alcune opere in San Gismondo, lontano da Cremona un miglio, le quali | 
|  |  | dai Cremonesi sono stimate la miglior pittura che abbiano. Fece ancora | 
| 20 |  | in piazza [un'altra opera] nella facciata d'una casa, et in Santa Agata tut- | 
|  |  | ti i partimenti delle volte, et alcune tavole, e la facciata di Santo Anto- | 
|  |  | nio, con altre cose che lo fecero conoscere per molto pratico. E se la | 
|  |  | morte non l'avesse anzi tempo levato del mondo, averebbe fatto ono- | 
|  |  | ratissima riuscita, perché caminava per buona via: ma quelle opere | 
| 25 |  | nondimeno che ci ha lasciate meritano che di lui si faccia memoria. |