Volume 4

Edizione Giuntina
    disiderava quiete, si commise in S. Maria Nuova di Fiorenza, là
    dove visse et ebbe commoda abitazione insino alla morte. Fu Lo-
    renzo molto parziale della setta di fra' Girolamo da Ferrara, e visse
    sempre come uomo onesto e di buona vita, usando amorevolmente
5   cortesia dovunque se gliene porgeva occasione. Finalmente perve-
    nuto al 78 anno della sua vita, si morì di vecchiezza, e fu sepellito
    in S. Pietro Maggiore l'anno 1530. Fu costui tanto finito e pulito ne'
    suoi lavori, che ogni altra pittura a comparazione delle sue parrà
    sempre abbozzata e mal netta.
10   Lasciò molti discepoli, e fra gl'altri Giovanni Antonio Sogliani e
    Tommaso di Stefano. Ma perché del Sogliano si parlerà in altro
    luogo, dirò quanto a Tommaso ch'egli imitò molto nella pulitezza il
    suo maestro, e fece in Fiorenza e fuori molte opere; nella villa d'Ar-
    cetri a Marco del Nero una tavola d'una Natività di Cristo condotta
15   molto pulitamente. Ma la principal professione di Tommaso fu col
    tempo di dipignere drapperie, onde lavorò i drappelloni meglio che
    alcun altro. E perché Stefano, padre di Tommaso, era stato minia-
    tore et anco aveva fatto qualche cosa d'architettura, Tommaso per
    imitarlo condusse dopo la morte di esso suo padre il ponte a Sieve,
20   lontano a Fiorenza X miglia, che allora era per una piena rovinato;
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Edizione Torrentiniana
    s'avea messo da canto, non curandosi molto di lavorare, si comesse in
    Santa Maria Nuova di Fiorenza, traendone la stanza e de vivere tanto
    che fin alla morte gli poteva bastare. Laonde datosi alle cose di fra'
    Girolamo, si tratten[n]e continovamente come uomo onesto e di buona vi-
25   ta. Era molto amorevole verso gli artefici, e sempre che poteva giovarli
    nelle occorrenzie, lo faceva molto volentieri. E finalmente venuto già
    in età d'anni LXXVIII, si morì di vecchiezza, e fu sepellito in San
    Pier Maggiore l'anno MDXXX. Fu tanto finito e pulito ne' suoi lavori,
    che ogni altra pittura a comparazione di quelli parrà sempre abbozzata
30   e poco netta. Laonde meritamente gli fu fatto questo epigramma:
    ASPICIS UT NITEANT INDUCTO PICTA COLORE
    ET COMPLETA MANU PROTINUS ARTIFICIS.
    QUICQUID INEST OPERI INSIGNI CANDORIS ET ARTIS
    LAURENTI EXCELLENS CONTULIT INGENIUM.
35   Lasciò molti discepoli, e fra gli altri Giovan Antonio Sogliani e
    Tommaso di Stefano fiorentini, i quali di pulitezza e di diligenzia lo
    hanno sempre molto imitato.
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