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che in Milano si dicono essere di Salaì, furono ritocchi da Lionardo. |
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Ritornò a Fiorenza, dove trovò che i frati de' Servi avevano allogato |
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a Filippino l'opere della tavola dello altar maggiore della Nunziata; |
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per il che fu detto da Lionardo che volentieri avrebbe fatto una |
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simil cosa. Onde Filippino inteso ciò, come gentil persona ch'egli era, |
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se ne tolse giù; et i frati, perché Lionardo la dipignesse, se lo tolsero in |
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casa, facendo le spese aùllui et a tutta la sua famiglia: e così li tenne |
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in pratica lungo tempo, né mai cominciò nulla. In questo mez[z]o fece |
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un cartone, dentrovi una Nostra Donna et una Santa Anna con un |
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Cristo, la quale non pure fece maravigliare tutti gli artefici, ma finita |
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ch'ella fu, nella stanza durarono duoi giorni di andare a vederla gli |
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uomini e le donne, i giovani e i vecchi, come si va a le feste solenni, |
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per vedere le maraviglie di Lionardo, che fecero stupire tutto quel popolo; |
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perché si vedeva nel viso di quella Nostra Donna tutto quello che di sem- |
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plice e di bello può con semplicità e bellezza dare grazia a una madre |
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di Cristo, volendo mostrare quella modestia e quella umiltà ch'è in |
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una Vergine, contentissima di allegrezza del vedere la bellezza del suo |
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figliuolo che con tenerezza sosteneva in grembo, e mentre che ella, con |
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onestissima guardatura, abasso scorgeva un Santo Giovanni piccol fanciullo |