|
|
come odo dire, che cominciò a illustrare con la dottrina di Gale- |
|
|
no le cose di medicina et a dar vera luce alla notomia, fino a quel |
|
|
tempo involta in molte e grandissime tenebre d'ignoranza; et in |
|
|
questo si servì maravigliosamente dell'ingegno, opera e mano di |
5 |
|
Lionardo, che ne fece un libro disegnato di matita rossa e tratteg- |
|
|
giato di penna), che egli di sua mano scorticò e ritrasse con gran- |
|
|
dissima diligenza, dove egli fece tutte le ossature, et a quelle con- |
|
|
giunse poi con ordine tutti i nervi e coperse di muscoli, i primi ap- |
|
|
piccati all'osso, et i secondi che tengono il fermo, et i terzi che muo- |
10 |
|
vano; et in quegli a parte per parte di brutti caratteri scrisse lettere, |
|
|
che sono fatte con la mano mancina a rovescio, e chi non ha pratica |
|
|
a leggere non l'intende, perché non si leggono se non con lo spec- |
|
|
chio. Di queste carte della notomia degl'uomini n'è gran parte nelle |
|
|
mani di messer Francesco da Melzo gentiluomo milanese, che nel |
15 |
|
tempo di Lionardo era bellissimo fanciullo e molto amato da lui, |
|
|
così come oggi è bello e gentile vecchio, che le ha care e tiene come |
|
|
per reliquie tal carte, insieme con il ritratto della felice memoria di |
|
|
Lionardo; e chi legge quegli scritti, par impossibile che quel divino |
|
|
spirito abbi così ben ragionato dell'arte e de' muscoli e nervi e vene, |
20 |
|
e con tanta diligenza d'ogni cosa. Come anche sono nelle mani |
|
|
di [. . .], pittor milanese, alcuni scritti di Lionardo, pur di caratteri |
|
|
scritti con la mancina a rovescio, che trattano della pittura e de' modi |
|
|
del disegno e colorire. Costui non è molto che venne a Fio- |
|
|
renza a vedermi desiderando stampar questa opera, e la condusse |
25 |
|
a Roma per dargli esito, né so poi che di ciò sia seguìto. |
|
|
E per tornare alle opere di Lionardo, venne al suo tempo in Mi- |
|
|
lano il re di Francia; onde pregato Lionardo di far qualche co- |
|
|
sa biz[z]arra, fece un lione che caminò parecchi passi, poi s'aperse il |
|
|
petto e mostrò tutto pien di gigli. Prese in Milano Salaì milanese |
30 |
|
per suo creato, il qual era vaghissimo di grazia e di bellezza, aven- |
|
|
do begli capegli ricci et inanellati, de' quali Lionardo si dilet- |
|
|
tò molto, et a lui insegnò molte cose dell'arte; e certi lavori che |