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molto dolce di colorito e morbidezza, e lavorata con molta diligenza. |
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E nella chiesa di Cestello intorno al tabernacolo del Sagra- |
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mento lavorò a fresco due Angeli; e nella tavola d'una cappella della |
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medesima chiesa fece la Madonna col Figliuolo in braccio, San Gio- |
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vanni Battista e San Bernardo et altri Santi. E perché parve ai mona- |
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ci di quel luogo che si portasse in queste opere molto bene, gli fe- |
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ciono fare alla loro Badia di Settimo fuor di Fiorenza, in un chiostro, |
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le visioni del conte Ugo che fece sette badie. E non molto dopo di- |
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pinse il Puligo in sul canto di via Mozza da Santa Caterina in un |
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tabernacolo una Nostra Donna ritta col Figliuolo in collo che sposa |
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Santa Caterina, e un San Piero martire. Nel castello d'Anghiari fece |
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in una Compagnia un Deposto di croce, che si può fra le sue mi- |
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gliori opere annoverare. Ma perché fu più sua professione attendere |
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a quadri di Nostre Donne, ritratti et altre teste che a cose grandi, |
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consumò quasi tutto il tempo in quelle. E se egli avesse seguitato le |
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fatiche dell'arte e non più tosto i piaceri del mondo, come fece, |
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arebbe fatto senza alcun dubbio molto profitto nella pittura, e mas- |
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simamente avendolo Andrea del Sarto, suo amicissimo, aiutato in |
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molte cose di disegni e di consiglio; onde molte opere di costui si |
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veggiono non meno ben disegnate che colorite con bella e buona |
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maniera: ma l'aver per suo uso Domenico non volere durare molta |