Volume 4

Edizione Giuntina
    i ragionamenti tanto mirabili di Lionardo, talmente s'innamorò de
    le sue virtù che era cosa incredibile; e pregatolo, gli fece fare in
    pittura una tavola d'altar[e], dentrovi una Natività che fu man-
    data dal duca a l'imperatore. Fece ancora in Milano ne' frati di S.
5   Domenico a S. Maria de le Grazie un Cenacolo, cosa bellissima e
    maravigliosa; et alle teste de gli Apostoli diede tanta maestà e bellez-
    za, che quella del Cristo lasciò imperfetta, non pensando poterle dare
    quella divinità celeste che a l'imagine di Cristo si richiede. La quale
    opera rimanendo così per finita, è stata dai Milanesi tenuta del con-
10   tinuo in grandissima venerazione, e dagli altri forestieri ancora, at-
    tesoché Lionardo si imaginò e riuscigli di esprimere quel sospetto
    che era entrato negl'Apostoli di voler sapere chi tradiva il loro
    Maestro; per il che si vede nel viso di tutti loro l'amore, la paura e
    lo sdegno overo il dolore di non potere intendere lo animo di Cristo:
15   la qual cosa non arreca minor maraviglia che il conoscersi allo in-
    contro l'ostinazione, l'odio e 'l tradimento in Giuda; senzaché ogni
    minima parte dell'opera mostra una incredibile diligenzia, avvenga-
    ché insino nella tovaglia è contraffatto l'opera del tessuto, d'una
    maniera che la rensa stessa non mostra il vero meglio.
20   Dicesi che il priore di quel luogo sollecitava molto importunamen-
    te Lionardo che finissi l'opera, parendogli strano veder talora Lionardo
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Edizione Torrentiniana
    s'innamorò de le sue virtù che era cosa incredibile; e pregatolo,
    gli fece fare in pittura una tavola d'altare, dentrovi una Natività che fu
    mandata dal duca a l'imperatore. Fece ancora in Milano ne' frati di
25   San Domenico a Santa Maria de le Grazie un Cenacolo, cosa bellissima
    e maravigliosa; et alle teste degli Apostoli diede tanta maestà e bellezza,
    che quella del Cristo lasciò imperfetta, non pensando poterle dare quella
    divinità celeste che a l'imagine di Cristo si richiede. La quale opera rima-
    nendo così per finita, è stata dai Milanesi tenuta del continuo in gran-
30   dissima venerazione, e dagli altri forestieri ancora, attesoché Lionardo
    si imaginò e riuscigli di esprimere quel sospetto che era entrato negli
    Apostoli di voler sapere chi tradiva il loro Maestro; per il che si vede nel
    viso di tutti loro l'amore, la paura e lo sdegno over il dolore di non potere
    intendere lo animo di Cristo: la qual cosa non arreca minor maraviglia
35   che il conoscersi allo incontro l'ostinazione, l'odio e 'l tradimento in
    Giuda; senzaché ogni minima parte dell'opera mostra una incre-
    dibile diligenzia, avvengaché insino nella tovaglia è contraffatto l'opera
    del tessuto, d'una maniera che la rensa stessa non mostra il vero meglio.
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