Volume 4

Edizione Giuntina
    sul poggio di San Miniato fuor di Firenze, e similmente
    tutto il convento de' frati de' Servi, che è cosa molto lodata. Ne'
    medesimi tempi dovendosi fare per consiglio di fra' Ieronimo Sa-
    vonarola, allora famosissimo predicatore, la gran sala del Consiglio
5   nel palazzo della Signoria di Firenze, ne fu preso parere con Lionar-
    do da Vinci, Michelagnolo Buonaroti, ancora che giovanetto, Giu-
    liano da San Gallo, Baccio d'Agnolo e Simone del Pollaiuolo detto
    il Cronaca, il quale era molto amico e divoto del Savonarola. Costoro
    dunque, dopo molte dispute, dettono ordine d'accordo che la sala si
10   facesse in quel modo ch'ell'è poi stata sempre, insino che ella si è ai
    giorni nostri quasi rinovata, come si è detto e si dirà in altro luogo.
    E di tutta l'opera fu dato il carico al Cronaca, come ingegnoso et
    anco come amico di fra' Girolamo detto, et egli la condusse con molta
    prestezza e diligenza, e particolarmente mostrò bellissimo ingegno
15   nel fare il tetto, per essere l'edifizio grandissimo per tutti i versi.
    Fece dunque l'asticciuola del cavallo, che è lunga braccia trentotto
    da muro a muro, di più travi commesse insieme, augnate et incate-
    nate benissimo, per non esser possibile trovar legni a proposito di
    tanta grandezza; e dove gl'altri cavalli hanno un monaco solo, tutti
20   quelli di questa sala n'hanno tre per ciascuno, uno grande nel mezzo,
    et uno da ciascun lato minori. Gl'arcali sono lunghi a proporzione,
    e così i puntoni di ciascun monaco; né tacerò che i puntoni de' mo-
    naci minori póntano dal lato verso il muro nell'arcale, e verso il mezzo
    nel puntone del monaco maggiore.
25   Ho voluto raccontare in che modo stanno questi cavalli, perché
    furono fatti con bella considerazione, et io ho veduto disegnargli
    da molti per mandare in diversi luoghi. Tirati su questi così fatti ca-
    valli e posti l'uno lontano dall'altro sei braccia, e posto similmente
    in brevissimo tempo il tetto, fu fatto dal Cronaca conficcare il palco,
30   il quale allora fu fatto di legname semplice e compartito a quadri,
    de' quali ciascuno per ogni verso era braccia quattro, con ricigni-
    mento a torno di cornice e pochi membri; e tanto quanto erano grosse
    le travi fu fatto un piano, che rigirava intorno ai quadri et a tutta
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Edizione Torrentiniana
    Miniato, e similmente tutto il convento di detti frati, il quale è cosa molto
35   lodata e di bonissimo garbo condotta, le cappelle, le finestre, e tutto
    quello che vi si vede. Nel palazzo della Signoria di Fiorenza, nella sala
    del gran Consiglio fece i cavalli di legno di pezzi per reggere il tetto, i qua-
    li sono tenuti mirabili, ingegnosi e stupendissimi, dove molta fama acquistò.
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