Volume 4

Edizione Giuntina
    Fece poi Lionardo una Nostra Donna in un quadro, ch'era ap-
    presso papa Clemente VII, molto eccellente; e fra l'altre cose che
    v'erano fatte, contrafece una caraffa piena d'acqua con alcuni fiori
    dentro, dove, oltra la maraviglia della vivezza, aveva imitato la
5   rugiada dell'acqua sopra, sė che ella pareva pių viva che la vivezza.
    Ad Antonio Segni, suo amicissimo, fece in su un foglio un Nettuno,
    condotto cosė di disegno con tanta diligenza che e' pareva del tutto
    vivo. Vedevasi il mare turbato et il carro suo tirato da' cavalli mari-
    ni con le Fantasime, l'Orche et i Noti, et alcune teste di Dei marini
10   bellissime. Il quale disegno fu donato da Fabio suo figliuolo a messer
    Giovanni Gaddi, con questo epigramma:
    PINXIT VIRGILIUS NEPTUNUM, PINXIT HOMERUS
    DUM MARIS UNDISONI PER VADA FLECTIT EQUOS.
    MENTE QUIDEM VATES ILLUM CONSPEXIT UTERQUE
15   VINCIUS AST OCULIS, IUREQUE VINCIT EOS.
    Vennegli fantasia di dipignere in un quadro a olio una testa d'una
    Medusa, con una acconciatura in capo con uno agrupamento di
    serpe, la pių strana e stravagante invenzione che si possa immagi-
    nare mai; ma come opera che portava tempo, e come quasi interviene
20   in tutte le cose sue, rimase imperfetta. Questa č fra le cose eccellenti
    nel palazzo del duca Cosimo, insieme con una testa d'uno Angelo
    che alza un braccio in aria, che scorta dalla spalla al gomito venendo
    inanzi, e l'altro ne va al petto con una mano. Č cosa mirabile che
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Edizione Torrentiniana
    Fece poi Lionardo una Nostra Donna in un quadro, ch'era appresso
25   papa Clemente VII, molto eccellente; e fra l'altre cose che v'erano fatte,
    contrafece una caraffa piena d'acqua con alcuni fiori dentro, dove, oltra
    la maraviglia della vivezza, aveva imitato la rugiada dell'acqua sopra,
    sė che ella pareva pių viva che la vivezza. Ad Antonio Segni, suo amicis-
    simo, fece in su un foglio un Nettuno, condotto cosė di disegno con tanta
30   diligenzia che e' pareva del tutto vivo. Vedevasi il mare turbato et il
    carro suo tirato da' cavalli marini con le Fantasime, l'Orche et i Noti,
    et alcune teste di Dei marini bellissime. Il quale disegno fu donato da
    Fabio suo figliuolo a messer Giovanni Gaddi, con questo epigramma:
    PINXIT VIRGILIUS NEPTUNUM, PINXIT HOMERUS
35   DUM MARIS UNDISONI PER VADA FLECTIT EQUOS.
    MENTE QUIDEM VATES ILLUM CONSPEXIT UTERQUE
    VINCIUS AST OCULIS, IUREQUE VINCIT EOS.
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