20 |
|
quale opera mostrò quanto egli de componimenti s'intendesse, che vera- |
|
|
mente si può dire lui esser nato per quello essercizio: quivi non pensi |
|
|
artefice alcuno, di bellezza, di copia di figure né di grazia già mai |
|
|
paragonarlo. Sono infinite opere di finestre per quella città, tutte bellis- |
|
|
sime; e nella Madonna delle Lagrime l'occhio grande con l'Assunzione |
25 |
|
della Madonna et Apostoli, et una d'una Annunziata bellissima; un |
|
|
occhio con lo Sponsalizio, et un altro dentrovi un San Girolamo per gli |
|
|
Spadari; similmente giù per la chiesa tre altre finestre; e nella chiesa di |
|
|
San Girolamo un occhio con la Natività di Cristo, bellissimo, et ancora |
|
|
un altro in San Rocco. Mandonne eziandio in diversi luoghi, come a |
30 |
|
Castilion del Lago, et a Fiorenza a Lodovico Caponi una per in Santa |
|
|
Felicita, dove è la tavola di Iacopo da Puntormo pittore eccellentissimo, |
|
|
e la cappella lavorata da lui a olio in muro et in fresco et in tavola; |
|
|
la quale finestra venne nelle mani de' frati Gesuati, che in Fiorenza |
|
|
lavorano di tal mestiero, et essi la scommessero tutta per vedere i mo- |
35 |
|
di di quello, e molti pezzi per saggi ne levarono e di nuovo vi |
|
|
rimessero, e finalmente la mutarono di quel ch'ella era. Volse ancora |
|
|
colorire a olio, e fece in San Francesco d'Arezzo, alla cappella della |
|
|
Concezzione, una tavola, nella quale sono alcune vestimenta molto bene |