Volume 4

Edizione Giuntina
    Ma maestro Claudio, disordinando molto nel mangiare e bere, come
    è costume di quella nazione, cosa pestifera all'aria di Roma, ammalò
    d'una febbre sì grave che in sei giorni passò a l'altra vita. Per che
    Guglielmo rimanendo solo e quasi perduto senza il compagno, da
5   sé dipinse una fenestra in Santa Maria de Anima, chiesa de' Tedeschi
    in Roma, pur di vetro, la quale fu cagione che Silvio cardinale di
    Cortona gli fece offerte, e convenne seco perché in Cortona sua pa-
    tria alcune fenestre et altre opere gli facesse; onde seco in Cortona
    lo condusse a abitare. E la prima opera che facesse fu la facciata di
10   casa sua, che è vòlta su la piazza, la quale dipinse di chiaro oscuro,
    e dentro vi fece Crotone e gli altri primi fondatori di quella città
    Laonde il cardinale, conoscendo Guglielmo non meno buona per-
    sona che ottimo maestro di quella arte, gli fece fare nella Pieve di
    Cortona la fenestra della cappella maggiore, nella quale fece la Nati-
15   vità di Cristo et i Magi che l'adorano.
    Aveva Guglielmo bello spirito, ingegno e grandissima pratica nel
    maneggiare i vetri, e massimamente nel dispensare in modo i colori
    che i chiari venissero nelle prime figure et i più oscuri di mano in
    mano in quelle che andavano più lontane; et in questa parte fu raro
20   e veramente eccellente. Ebbe poi nel dipignergli ottimo giudizio,
    onde conduceva le figure tanto unite che elle si allontanavano a
    poco a poco, per modo che non si apiccavano né con i casamenti
    né con i paesi, e parevano dipinte in una tavola o più tosto di rilievo.
    Ebbe invenzione e varietà nella composizione delle storie, e le fece
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Edizione Torrentiniana
25   fama e nome che comodità alla vita. Ma maestro Claudio, disordinando
    molto nel mangiare e bere, come è costume di quella nazione, cosa pesti-
    fera all'aria di Roma, ammalò d'una febbre sì grave che in sei giorni
    passò a l'altra vita. Per che Guglielmo rimanendo solo e quasi perduto
    senza il compagno, da sé dipinse una fenestra in Santa Maria de Anima,
30   chiesa de' Tedeschi in Roma, pur di vetro, la quale fu cagione che Silvio
    cardinale di Cortona gli fece offerte, e convenne seco perché in Cortona
    sua patria alcune fenestre et altre opere gli facesse; onde seco in Cortona
    lo condusse a abitare. E la prima opera che facesse fu la facciata di casa
    sua, che è vòlta su la piazza, la quale dipinse di chiaro oscuro, e dentrovi
35   fece Crotone e gli altri primi fondatori di quella città. Laonde il cardi-
    nale, conoscendo Guglielmo non meno buona persona che ottimo maestro
    di quella arte, gli fece fare nella Pieve di Cortona la fenestra della cap-
    pella maggiore, e molte altre finestrette ancora per quella città.
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