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franzese, il quale nella sua giovanezza attese in Francia all'arte del |
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disegno, et insieme con quello diede opera alle finestre di vetro, nelle quali |
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faceva figure di colorito non meno unite che se elle fossero d'una vaghis- |
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sima et unitissima pittura a olio. Costui ne' suoi paesi, persuaso |
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da' prieghi d'alcuni amici suoi, si ritrovò alla morte d'un loro inimico; |
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per la qual cosa fu sforzato nella Religione di San Domenico in Francia |
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pigliare l'abito di frate per essere libero da la corte e da la giustizia. |
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E se bene egli dimorò nella Religione, non però mai abbandonò gli studî |
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dell'arte, anzi continuando gli condusse ad ottima perfezzione. |
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Fu per ordine di papa Giulio II dato commissione a Bramante d'Ur- |
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bino di far fare in palazzo molte finestre di vetro; per che nel domandare |
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ch'egli fece de' più eccellenti fra gli altri che di tal mestiero lavoravano, |
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gli fu dato notizia d'alcuni che facevano in Francia cose maravigliose; |
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e ne vide il saggio per lo ambasciator francese che negoziava allora |
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appresso Sua Santità, il quale aveva in un telaro per finestra dello |
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studio una figura lavorata in un pezzo di vetro bianco, con infinito |
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numero di colori sopra il vetro lavorati a fuoco. Onde per ordine di Bra- |
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mante fu scritto in Francia che venissero a Roma, offerendogli buone |
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provvisioni. Laonde maestro Claudio Franzese avuto tal nuova, sapendo |