Volume 4

Edizione Giuntina
    innanzi a coloro che, per grande aiuto di natura e per grazia partico-
    lare data loro da Dio, hanno fatto o fanno miracoli nell'arte: perciò
    che chi non è atto a una cosa, non potrà mai, et affatichisi quanto
    vuole, arivare dove un altro con l'aiuto della natura è caminato age-
5   volmente. E ci sia per esempio fra i vecchi Paulo Uc[c]ello, il qua-
    le affaticandosi contra quello che poteva per andare inanzi, tornò
    sempre indietro. Il medesimo ha fatto ai giorni nostri, e poco fa,
    Iacopo da Puntormo, e si è veduto per isperienza in molti altri, co-
    me si è detto e come si dirà. E ciò forse avviene perché il cielo va
10   compartendo le grazie, acciò stia contento ciascuno a quella che gli
    tocca.
    Ma avendo oggimai discorso sopra queste cose dell'arte forse più
    che bisogno non era, per ritornare alla vita e morte di Raffaello, dico
    che avendo egli stretta amicizia con Bernardo Divizio cardinale di
15   Bibbiena, il cardinale l'aveva molti anni infestato per dargli moglie,
    e Raffaello non aveva espressamente ricusato di fare la voglia del
    cardinale, ma aveva ben trattenuto la cosa con dire di voler
    aspettare che passassero tre o quattro anni; il quale termine venuto,
    quando Raffaello non se l'aspettava gli fu dal cardinale ricordata la
20   promessa; et egli vedendosi obligato, come cortese non volle mancare
    della parola sua, e così accettò per donna una nipote di esso cardinale.
    E perché sempre fu malissimo contento di questo laccio, andò in
    modo mettendo tempo in mezzo, che molti mesi passarono che 'l
    matrimonio non consumò. E ciò faceva egli non senza onorato pro-
25   posito, perché avendo tanti anni servito la corte et essendo creditore
    di Leone di buona somma, gli era stato dato indizio che alla fine della
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Edizione Torrentiniana
    Aveva Rafaello stretta e domestica amicizia con Bernardo Divizio
    cardinale di Bibbiena, il quale per le qualità sue molto l'amava; e però
    lo infestava già molti anni per dargli moglie: et egli non la recusava,
30   ma diceva volere ancora aspettare quattro anni. Laonde lasciò il cardi-
    nale passare il tempo, e ricordollo a Rafaello, che già non se lo aspetta-
    va; et egli vedendosi obligato, come cortese non volle mancare della pa-
    rola sua, e così accettò per donna la nipote di esso cardinale. E perché
    sempre fu malissimo contento di questo laccio, andava mettendo tempo
35   in mezzo, sì che molti mesi passarono che 'l matrimonio non s'era
    ancora consumato per Rafaello. E ciò faceva egli non senza onorato
    proposito, perché avendo tanti anni servito la corte et essendo creditore
    di Leone di buona somma, gli era stato dato indizio che alla fine della
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