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et appiè di quello erano rimasti gli undici Discepoli che lo aspettava- |
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no, dove si vede condotto un giovanetto spiritato, acciò che Cristo sceso |
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del monte lo liberi; il quale giovanetto, mentre che con attitudine scon- |
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torta si prostende gridando e stralunando gli occhi, mostra il suo patire |
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dentro nella carne, nelle vene e ne' polsi contaminati dalla malignità |
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dello spirto, e con pallida incarnazione fa quel gesto forzato e pauroso. |
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Questa figura fece egli sostenere da un vecchio, che abbracciatola e preso |
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animo, fatto gli occhi tondi con la luce in mez[z]o, mostra con lo alzare |
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le ciglia et increspar la fronte in un tempo medesimo e forza e paura: |
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pure mirando gli Apostoli fiso, pare che sperando in loro faccia animo |
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a se stesso. Èvvi una femina fra molte, la quale è principale figura di |
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quella tavola, che inginoc[c]hiata dinanzi a quegli, voltando la testa |
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loro et il tutto delle braccia verso lo spiritato, mostra la miseria di colui; |
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oltra che gli Apostoli, chi ritto e chi a sedere, altri ginocchioni, mostrano |
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avere grandissima compassione di tanta disgrazia. E nel vero egli vi |
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fece figure e teste, oltra la bellezza straordinaria, tanto di nuovo e di |
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vario e di bello, che si fa giudizio commune degli artefici che questa |
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opera, fra tante quante egli ne fece, sia la più celebrata, la più bella e la |
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più divina, avvengaché, chi vuol conoscere il mostrare in pittura Cristo |