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del giovane l'animo e la forza et il patire di tutte le membra dal peso |
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del vecchio abbandonato adosso a quel giovane; séguitalo una vecchia |
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scalza e sfibbiata che viene fuggendo il fuoco, et un fanciulletto gnudo |
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loro innanzi. Così dal sommo d'una rovina si vede una donna ignuda |
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tutta rabbuffata, la quale avendo il figliuolo in mano, lo getta ad un |
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suo che è campato da le fiamme e sta nella strada in punta di piede e |
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braccia tese per ricevere il fanciullo in fasce: dove non meno si conosce |
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in lei l'affetto del veder di campare il figliuolo che il patire di sé nel |
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pericolo dello ardentissimo fuoco che la avvampa; né meno passione si |
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scorge in colui che lo piglia, che si facci in lui il timore della morte. |
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Né si può esprimere quello che si imaginò questo ingegnosissimo e mi- |
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rabile artefice in una madre che, messosi i figlioli innanzi, scalza, sfib- |
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biata, scinta e rabbaruffato il capo, con parte delle veste in mano, gli |
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batte perché e' fugghino da la rovina e da quello incendio del fuo- |
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co. Oltre che vi sono ancor alcune femmine, che inginocchiate dinanzi |
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al Papa pare che prieghino Sua Santità che faccia che tale incendio |
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finisca. |
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L'altra storia è del medesimo San Leon IIII, dove ha finto il porto |
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di Ostia occupato da una armata di Turchi che era venuta per farlo |