Volume 4

Edizione Giuntina
    arte, invenzione, disegno e grazia che nelle altre cose lavorate di lui.
    Mentre che la felicità di questo artefice faceva di sé tante gran
    maraviglie, la invidia della fortuna privò de la vita Giulio Se-
    condo, il quale era alimentatore di tal virtù et amatore d'ogni cosa
5   buona. Laonde fu poi creato Leon Decimo, il quale volle che tale
    opera si seguisse; e Raffaello ne salì con la virtù in cielo e ne trasse
    cortesie infinite, avendo incontrato in un principe sì grande, il quale
    per eredità di casa sua era molto inclinato a tale arte. Per il che Raf-
    faello si mise in cuore di seguire tale opera, e nell'altra faccia fece
10   la venuta d'Atila a Roma, e lo incontrarlo appiè di Monte Mario che
    fece Leon III pontefice, il quale lo cacciò con le sole benedizzioni.
    Fece Raffaello in questa storia San Pietro e San Paulo in aria con le
    spade in mano che vengono a difender la Chiesa: e se bene la storia
    di Leon III non dice questo, egli nondimeno per capriccio suo volse
15   figurarla forse così, come interviene molte volte che così le pitture
    come le poesie vanno vagando per ornamento dell'opera, non si di-
    scostando però per modo non conveniente dal primo intendimento.
    Vedesi in quegli Apostoli quella fierezza et ardire celeste che suole
    il giudizio divino molte volte mettere nel volto de' servi suoi per
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Edizione Torrentiniana
20   nella quale non si conosce meno arte, invenzione, disegno e grazia che
    nelle altre cose lavorate di lui.
    Mentre che la felicità di questo artefice faceva di sé tante gran mara-
    viglie, la invidia della fortuna privò de la vita Giulio II, il quale era
    alimentatore di tal virtù et amatore d'ogni cosa buona. Laonde fu poi
25   creato Leon X, il quale volle che tale opera si seguisse; e Rafaello ne
    salì con la virtù in cielo e ne trasse cortesie infinite, avendo incontrato
    in un principe sì grande, il quale per eredità di casa sua era molto
    inclinato a tale arte. Per il che Rafaello si mise in cuore di seguire tale
    opera, e nell'altra faccia fece la venuta d'Atila a Roma, e lo incontrarlo
30   appiè di Monte Mario che fece Leon III pontefice, il quale lo cacciò con
    le sole benedizzioni. Fece Rafaello in questa storia San Pietro e San
    Paulo in aria con le spade in mano che vengono a difender la Chiesa:
    e se bene la storia di Leon III non dice questo, egli per capriccio suo
    volse figuralla forse così, come interviene molte volte che con le pitture
35   come con le poesie si va vagando per ornamento dell'opera, non si di-
    scostando però per modo non conveniente dal primo intendimento. Ve-
    desi in quegli Apostoli quella fierezza et ardire celeste che suole il giu-
    dizio divino molte volte mettere nel volto de' servi suoi per difender la
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