Volume 4

Edizione Giuntina
    in terra, con un braccio steso e con la testa elevata, guarda in alto la
    Nostra Donna, ardendo di carità nello affetto della pittura, la
    quale nel lineamento e nel colorito mostra che e' si strugga di affez-
    zione, pigliando conforto e vita dal mansuetissimo guardo della bel-
5   lezza di lei e dalla vivezza e bellezza del Figliuolo. Fecevi Raffaello un
    putto ritto in mezzo della tavola, sotto la Nostra Donna, che alza la
    testa verso lei e tiene uno epitaffio, che di bellezza di volto e di corri-
    spondenza della persona non si può fare né più grazioso né meglio, oltre
    che v'è un paese che in tutta perfezzione è singulare e bellissimo.
10   Dappoi continuando le camere di palazzo, fece una storia del mira-
    colo del Sacramento del Corporale d'Orvieto, o di Bolsena che eglino
    se 'l chiamino; nella quale storia si vede al prete, mentre che dice
    messa, nella testa infocata di rosso la vergogna che egli aveva nel
    veder per la sua incredulità fatto liquefar l'ostia in sul corporale, e
15   che spaventato negli occhi e fuor di sé, smarrito nel cospetto de' suoi
    uditori, pare persona inrisoluta: e si conosce nell'attitudine delle
    mani quasi il tremito e lo spavento che si suole in simili casi avere.
    Fecevi Raffaello intorno molte varie e diverse figure: alcuni servono
    alla messa, altri stanno su per una scala ginoc[c]hioni, e alterate
- pagina 178 -

Edizione Torrentiniana
20   ginoc[c]hioni in terra, con un braccio steso e con la testa elevata, guarda
    in alto la Nostra Donna, ardendo di carità nello affetto della pittura,
    la quale nel lineamento e nel colorito mostra che e' si strugga di affez-
    zione, pigliando conforto e vita dal mansuetissimo guardo della bellezza
    di lei e da la vivezza e bellezza del Figliuolo. Fecevi Rafaello un putto
25   ritto in mezzo della tavola, sotto la Nostra Donna, che alza la testa verso
    lei e tiene uno epitaffio, che di bellezza di volto e di corrispondenza della
    persona non si può fare né più grazioso né meglio, oltre che v'è un paese
    che in tutta perfezzione è singulare e bellissimo.
    Dappoi continuando le camere di palazzo, fece una storia del mira-
30   colo del Sacramento del Corporale d'Orvieto, o di Bolsena che eglino si
    dichino; nella quale storia si vede, mentre che il prete dice messa, nella
    sua testa infocata di rosso la vergogna che egli aveva nel veder per la
    sua incredulità fatto liquefar l'ostia in sul corporale, e che spaventato
    negli occhi e fuor di sé e smarrito nel cospetto de' suoi uditori, par per-
35   sona inrisoluta: e si conosce nell'attitudine delle mani quasi il tremito
    e lo spavento, che mercé della colpa gli si debbe dalla punizione con
    la pena. Fecevi Rafaello intorno molte varie e diverse figure: chi
    serve a la messa, altri stanno su per una scala ginoc[c]hioni, che alterate
- pagina 178 -
pagina precedentepagina successiva