Volume 4

Edizione Giuntina
    veggono sparsi per il monte, chi ritti, chi a sedere e chi scrivendo,
    altri ragionando et altri cantando o favoleggiando insieme, a quattro,
    a sei, secondo che gli è parso di scompartigli. Sonvi ritratti di natu-
    rale tutti i più famosi et antichi e moderni poeti che furono e che
5   erano fino al suo tempo, i quali furono cavati parte da statue, parte
    da medaglie e molti da pitture vecchie, et ancora di naturale mentre
    che erano vivi da lui medesimo. E per cominciarmi da un capo,
    quivi è Ovidio, Virgilio, Ennio, Tibullo, Catullo, Properzio et Ome-
    ro, che cieco, con la testa elevata cantando versi, ha a' piedi uno che
10   gli scrive; vi sono poi tutte in un gruppo le nove Muse et Appollo,
    con tanta bellezza d'arie e divinità nelle figure che grazia e vita spi-
    rano ne' fiati loro; èvvi la dotta Safo et il divinissimo Dante, il leg-
    giadro Petrarca e lo amoroso Boccaccio, che vivi vivi sono, il Tibal-
    deo similmente et infiniti altri moderni. La quale istoria è fatta con
15   molta grazia e finita con diligenza.
    Fece in un'altra parete un cielo con Cristo e la Nostra Donna,
    San Giovanni Batista, gli Apostoli e gli Evangelisti, e' Martiri su le
    nugole, con Dio Padre che sopra tutti manda lo Spirito Santo e mas-
    simamente sopra un numero infinito di Santi che sotto scrivono la
20   messa, e sopra l'ostia che è sullo altare disputano; fra i quali sono
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Edizione Torrentiniana
    vive: come que' poeti che si veggono sparsi per il monte, chi ritti, chi a
    sedere e chi scrivendo, altri ragionando et altri cantando o favoleggian-
    do insieme, a quattro, a sei, secondo che gli è parso di scompartirgli. Sonvi
    ritratti di naturale tutti i più famosi et antichi e moderni poeti che furono
25   e che erano fino al suo tempo, i quali furono cavati parte da statue, parte
    da medaglie e molti da pitture vecchie, et ancora di naturale mentre che
    erano vivi da lui medesimo. E per cominciarmi da un capo, quivi è
    Ovidio, Virgilio, Ennio, Tibullo, Catullo, Properzio et Omero, e tutte
    in un groppo le nove Muse et Apollo, con tanta bellezza d'arie e di-
30   vinità nelle figure che grazia e vita spirano ne' fiati loro; èvvi la dotta
    Safo et il divinissimo Dante, il leggiadro Petrarca e lo amoroso Boc-
    caccio, che vivi vivi sono, et il Tibaldeo et infiniti altri moderni. La
    quale istoria è fatta con molta grazia e finita con diligenzia.
    Fece in un'altra parete un cielo con Cristo e la Nostra Donna, San
35   Giovanni Batista, gli Apostoli e gli Evangelisti, i Martiri su le nugole,
    con Dio Padre che sopra tutti manda lo Spirito Santo a un numero
    infinito di Santi che sotto scrivono la messa, e sopra l'ostia che è sullo
    altare disputano; fra i quali sono i quattro Dottori della chiesa, et
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