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sopra le tavole, la quale dicono essere Bramante architettore, che |
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egli non è men desso che se e' fusse vivo, tanto è ben ritratto. E al- |
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lato a una figura che volta il didietro et ha una palla del cielo in mano |
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è il ritratto di Zoroastro, et allato a esso è Raffaello maestro di questa |
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opera, ritrattosi da sé medesimo nello specchio: questo è una testa |
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giovane e d'aspetto molto modesto, acompagnato da una piacevole |
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e buona grazia, con la berretta nera in capo. Né si può esprimere la |
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bellezza e la bontà che si vede nelle teste e figure de' Vangelisti, a' |
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quali ha fatto nel viso una certa attenzione et accuratezza molto natu- |
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rale, e massimamente a quelli che scrivono. E così fece dietro ad un |
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San Matteo, mentre che egli cava di quelle tavole dove sono le figure |
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i caratteri tenuteli da uno Angelo e che le distende in sun un |
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libro, un vecchio che, messosi una carta in sul ginocchio, copia tanto |
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quanto San Matteo distende, e mentre che sta attento in quel disa- |
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gio, pare che egli torca le mascella e la testa secondo che egli allarga |
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et allunga la penna. E oltra le minuzie delle considerazioni, che son |
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pure assai, vi è il componimento di tutta la storia, che certo è spar- |
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tito tanto con ordine e misura che egli mostrò veramente un sì |
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fatto saggio di sé, che fece conoscere che egli voleva, fra coloro che |
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toccavano i pennelli, tenere il campo senza contrasto. |