Volume 4

Edizione Giuntina
    molte figure, le quali la maggior parte erano ritratti di naturale, che
    erano tenuti bellissimi.
    Laonde Raffaello, nella sua arrivata avendo ricevuto molte carezze
    da Papa Iulio, cominciò nella camera della Segnatura una storia
5   quando i teologi accordano la filosofia e l'astrologia con la teologia,
    dove sono ritratti tutti i savî del mondo che disputano in varî modi.
    Sonvi in disparte alcuni astrologi che hanno fatto figure sopra certe
    tavolette e caratteri in varii modi di geomanzia e d'astrologia, et ai
    Vangelisti le mandano per certi Angeli bellissimi, i quali Evangelisti
10   le dichiarano. Fra costoro è un Diogene con la sua tazza a ghiacere in
    su le scalèe, figura molto considerata et astratta, che per la sua bel-
    lezza e per lo suo abito così aùccaso è degna d'essere lodata. Simil-
    mente vi è Aristotile e Platone, l'uno col Timeo in mano, l'altro con
    l'Etica, dove intorno li fanno cerchio una grande scuola di filosofi.
15   Né si può esprimere la bellezza di quelli astrologi e geometri che
    disegnano con le seste in su le tavole moltissime figure e caratteri.
    Fra i medesimi, nella figura d'un giovane di formosa bellezza, il quale
    apre le braccia per maraviglia e china la testa, è il ritratto di Federigo
    II duca di Mantova, che si trovava allora in Roma. Èvvi similmente
20   una figura che, chinata a terra, con un paio di seste in mano le gira
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Edizione Torrentiniana
    la maggior parte erano ritratti di naturale, che erano tenuti bellis-
    simi.
    Laonde Rafaello, nella sua arrivata avendo ricevute molte carezze
    da papa Iulio, cominciò nella camera della Segnatura una storia quando
25   i teologi accordano la filosofia e l'astrologia con la teologia, dove sono
    ritratti tutti i savî del mondo; e di certe figure abbigliò tal cosa, che alcuni
    astrologi di caratteri di geomanzia e d'astrologia cavano, et ai Vange-
    listi quelle tavole mandano. E in fra costoro è un Diogene con la
    sua tazza a ghiacere in su le scalèe, figura molto considerata et astratta,
30   che per la sua bellezza e per lo suo abito così aùccaso è degna d'essere
    lodata. Simile vi è Aristotile e Platone, l'uno col Timeo in mano, l'altro
    con l'Etica, dove intorno li fanno cerchio una grande scuola di filosofi.
    Né si può esprimere la bellezza di quelli astrologi e geometri che disegnano
    con le seste in su le tavole moltissime figure e caratteri. Fra costoro si
35   vede un giovane di formosa bellezza, il quale apre le braccia per maravi-
    glia e china la testa: et è il ritratto di Federigo II duca di Mantova,
    che si trovava allora in Roma. Èvvi similmente una figura che, chinata
    a terra, con un paio di seste in mano le gira sopra le tavole, la quale
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