Volume 4

Edizione Giuntina
    era castellano d'Ostia, gli fece fare il modello del palazzo di S. Pietro
    in Vincola; e poco dopo questo, volendo edificare a Savona sua patria
    un palazzo, volle farlo similmente col disegno e con la presenzia di
    Giuliano: la quale andata gli era difficile, perciò che il palco non era
5   ancor finito, e papa Alessandro non voleva ch'e' partisse. Per il che
    lo fece finire per Antonio suo fratello, il quale, per avere ingegno
    buono e versatile, nel praticare la corte contrasse servitù col Papa,
    che gli mise grandissimo amore, e glielo mostrò nel volere fondare
    e rifondare con le difese a uso di castello la mole di Adriano, oggi
10   detta Castello Santo Agnolo; alla quale impresa fu preposto Antonio.
    Così si fecero i torrioni da basso, i fossi e l'altre fortificazioni che al
    presente veggiamo. La quale opera gli diè credito grande appresso
    il Papa e col duca Valentino suo figliuolo, e fu cagione ch'egli facesse
    la rocca che si vede oggi a Civita Castellana. E così mentre quel
15   pontefice visse, egli di continuo attese a fabbricare, e per esso lavo-
    rando fu non meno premiato che stimato da lui.
    Già aveva Giuliano a Savona condotto l'opera innanzi, quando il
    cardinale per alcuno suoi bisogni ritornò a Roma, e lasciò molti ope-
    rai ch'alla fabbrica dessero perfezzione con l'ordine e col disegno di
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Edizione Torrentiniana
20   in Vincola, già amico di Giuliano fin quando era castellano d'Ostia,
    gli fece fare il modello del palazzo di San Pietro in Vincola; e poco dopo
    questo volle edificare a Savona sua patria un palazzo, pur col disegno
    e con la presenzia di Giuliano; la quale andata gli era difficile, perciò
    che il palco non era ancor finito, e papa Alessandro non voleva ch'e'
25   partisse. Per il che lo fece finire per Antonio suo fratello, il quale, per
    avere ingegno buono e versatile, nel praticare la corte contrasse servitù
    col Papa, che gli mise grandissimo amore, e gnene mostrò nel volere fon-
    dare e rifondare con le difese a uso di castello la Mole di Adriano,
    oggi detta Castello Santo Agnolo; alla quale impresa fu preposto Anto-
30   nio. Così si fecero i torrioni da basso, i fossi e l'altre fortificazioni ch'al
    presente veggiamo. La quale opera gli diè credito grande appresso il
    Papa, e 'l medesimo col duca Valentino suo figliuolo, e fu cagione
    ch'egli facesse la rocca che si vede oggi a Civita Castellana. E così mentre
    quel pontefice visse, egli di continuo attese a fabbricare; e per esso lavo-
35   rando fu non meno premiato che stimato da lui.
    Già aveva Giuliano a Savona condotto l'opera innanzi, e il cardinale
    per alcuno suoi bisogni ritornò a Roma, e lasciò molti operari ch'alla
    fabbrica dessero perfezzione con l'ordine e col disegno di Giuliano, il
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