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alla difesa di quella la provide. Dopo, veggendo gli uomini star lontani |
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all'artiglieria e maneggiarla e caricarla e tirarla timidamente, si gettò a |
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quella, e l'acconciò di maniera che da indi in poi a nessuno fece male, |
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avendo ella prima occiso molte persone, le quali, nel tirarla, per poco |
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giudizio loro non avevano saputo far sì che nel tornare adietro non of- |
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fendesse. Presa dunque Giuliano la cura della detta artiglieria, fu tanta |
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nel tirarla e servirsene la sua prudenza, che il campo del Duca impaurì |
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di sorte, che per questo et altri impedimenti ebbe caro di accordarsi |
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e di lì partirsi. Di che conseguì Giuliano non piccola lode in Fiorenza |
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appresso Lorenzo, onde fu poi di continuo benveduto e carezzato. |
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Intanto, essendosi dato alle cose d'architettura, cominciò il primo |
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chiostro di Cestello, e ne fece quella parte che si vede di componi- |
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mento ionico, ponendo i capitelli sopra le colonne con la voluta che |
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girando cascava fino al collarino dove finisce la colonna, avendo sotto |
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l'uovolo e fusarola fatto un fregio alto il terzo del diametro di detta |
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colonna; il quale capitello fu ritratto da uno di marmo antichissimo, |
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stato trovato a Fiesole da messer Lionardo Salutati, vescovo di quel |
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luogo, che lo tenne con altre anticaglie un tempo nella via di San |
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Gallo in una casa e giardino dove abitava, dirimpetto a Santa Agata: |
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il quale capitello è oggi appresso messer Giovanbatista da Ricasoli, |
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vescovo di Pistoia, e tenuto in pregio per la bellezza e varietà sua, |
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essendo che fra gl'antichi non se n'è veduto un altro simile. Ma que- |
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sto chiostro rimase imperfetto, per non potere fare allora quei mo- |
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naci tanta spesa. Intanto venuto in maggior considerazione Giuliano |
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appresso Lorenzo, il quale era in animo di fabricare al Poggio a Caiano, |