Volume 4

Edizione Giuntina
    mai venire, ancorché lo meritasse, come disiderava al grado di capi-
    tano, e non avere alcuna cosa avanzato nella guerra, anzi aver con-
    sumato vanamente il tempo, ritornò alla scoltura; et avendo fatto
    ad alcuni mercatanti fiorentini operette di marmo e di bronzo in figure
5   piccole che sono in Fiorenza per le case de' cittadini, e disegnato
    molte cose con fierezza e buona maniera, come si può vedere in al-
    cune carte del nostro libro di sua mano, insieme con altre le quali fece
    a concorrenza di Michelagnolo, fu dai sudetti mercanti condotto in
    Inghilterra, dove lavorò in servigio di quel re infinite cose di marmo,
10   di bronzo e di legno a concorrenza d'alcuni maestri di quel paese,
    ai quali tutti restò superiore. E ne cavò tanti e così fatti premii che,
    se non fusse stato, come superbo, persona inconsiderata e senza go-
    verno, sarebbe vivuto quietamente e fatto ottima fine, là dove gli
    avvenne il contrario.
15   Dopo, essendo condotto d'Inghilterra in Ispagna, vi fece molte
    opere che sono sparse in diversi luoghi e sono molto stimate; ma in
    fra l'altre fece un Crocifisso di terra, che è la più mirabile cosa che
    sia in tutta la Spagna; e fuori della città di Siviglia, in un monasterio
    de' frati di San Girolamo, fece un altro Crucifisso et un San Girolamo
20   in penitenza col suo lione - nella figura del qual Santo ritrasse un
    vecchio dispensiero de' Botti, mercanti fiorentini in Ispagna -, et una
    Nostra Donna col Figliuolo, tanto bella ch'ella fu cagione che ne
    facesse un'altra simile al duca d'Arcus; il quale per averla fece tante
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Edizione Torrentiniana
    di terra benissimo, fece di quella in tal luogo alcune figure. Perciò egli,
25   che sendo giovane concorreva con Michele Agnolo, avendosi acquistato
    nome di valente artefice fu condotto in Inghilterra, dove a' servigi di
    quel re infinitissime cose fece di marmo, di bronzo e di legno; e quivi
    lavorò a concorrenza con maestri di quel paese, e con l'opere sue tutti li
    vinse. Fece molte cose, e di quelle cavò premii tali che, se non fosse stato
30   persona superba, averebbe fatto ottima fine, come per lo contrario fece.
    Dicesi che d'Inghilterra in Ispagna condotto, fece un Crocifisso di
    terra, cosa più mirabile che sia in tutta la Spagna; e fuori della città
    di Sevilia, in un monasterio de' frati di San Girolamo, un altro Croci-
    fisso e San Girolamo in penitenzia accompagnato dal suo lione; e ri-
35   trasse un vecchio dispensiero de' Botti, mercanti fiorentini in Ispagna,
    et una Nostra Donna et il Figliuolo, che per la bellezza sua fu cagione
    che egli ne facesse un'altra al duca d'Arcus; il quale per averla gli
    aveva fatte tante promesse, ch'egli si pensò d'esserne ricco per sempre.
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