Volume 4

Edizione Giuntina
    Maestro; et alla chiesa della Congregazione de' Preti di San Martino
    fece una tavola della Visitazione molto lodata.
    Fu condotto al convento de la Quercia fuori di Viterbo, e quivi,
    poi che ebbe cominciata una tavola, gli venne volontà di veder Roma;
5   e così in quella condottosi, lavorò e finì a frate Mariano Fetti a S.
    Salvestro di Montecavallo, alla cappella sua, una tavola a olio con
    San Domenico, Santa Caterina da Siena che Cristo la sposa, con la
    Nostra Donna, con delicata maniera. Et alla Quercia ritornato dove
    aveva alcuni amori, ai quali, per lo desiderio del non gli avere possedu-
10   ti mentre che stette a Roma, volse mostrare ch'era ne la giostra va-
    lente: per che fece l'ultimo sforzo; e come quel che non era né molto
    giovane né valoroso in così fatte imprese, fu sforzato mettersi nel letto;
    di che dando la colpa all'aria di quel luogo, si fe' portare a Fiorenza
    in ceste: e non gli valsero aiuti né ristori, ché di quel male si morì in
15   pochi giorni, d'età d'anni 45; et in San Pier Maggiore di quella città
    fu sepolto. De' disegni di mano di costui ne sono nel nostro libro di
    penna e di chiaro e scuro alcuni molto buoni, e particolarmente una
    scala a chiocciola difficile molto, che bene l'intendea, tirata in pro-
    spettiva.
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Edizione Torrentiniana
20   con diligenza; et alla chiesa della Congregazione de' Preti in San
    Martino fece una tavola della Visitazione molto lodata.
    Fu condotto al convento de la Quercia fuori di Viterbo, e quivi, poi
    che ebbe cominciata una tavola, gli venne volontà di veder Roma; e
    così in quella condottosi, lavorò e finì a frate Mariano Fetti a San Sal-
25   vestro di Montecavallo, alla cappella sua, una tavola a olio con San
    Domenico, Santa Caterina da Siena che Cristo la sposa, con la
    Nostra Donna, con una delicata maniera. Et alla Quercia ritornato
    dove aveva alcuni amori, ai quali, per lo desiderio del non gli avere pos-
    seduti mentre che stette a Roma, volse mostrare ch'era ne la giostra
30   valente: per che fece l'ultimo sforzo; e come quel che non era né molto
    giovane né valoroso in così fatte imprese, fu sforzato mettersi in letto;
    di che dando la colpa all'aria di quel luogo, si fe' portare a Fiorenza in
    ceste: e non gli valsero aiuti né ristori, che di quel male si morì in pochi
    giorni, d'età d'anni XLV; et in San Pier Maggiore di quella città fu
35   sepolto. E dopo non molto tempo fu onorato con questa memoria:
    MENTE PARUM, FATEOR, CONSTABAM. MENTIS ACUMEN
    SED TAMEN OSTENDUNT PICTA FUISSE MIHI.
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