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fu cardinale. Cominciò in San Gallo una tavola, la quale fu poi |
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finita da Giuliano Bugiardini, oggi allo altar maggiore di San Iacopo |
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fra' Fossi, al Canto agli Alberti; similmente un quadro del ratto di |
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Dina, il quale è appresso messer Cristofano Rinieri, che dal detto |
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Giuliano fu poi colorito, dove sono e casamenti et invenzioni molto |
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lodati. Gli fu da Piero Soderini allogata la tavola della sala del Con- |
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siglio, che di chiaro oscuro da lui disegnata ridusse in maniera ch'era |
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per farsi onore grandissimo; la quale è oggi in San Lorenzo alla cap- |
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pella del magnifico Ottaviano de' Medici onoratamente collocata |
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così imperfetta, nella quale sono tutti e' protettori della città di Fio- |
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renza, e que' Santi che nel giorno loro la città ha aute le sue vittorie; |
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dov'è il ritratto d'esso fra' Bartolomeo fattosi in uno spec[c]hio; per- |
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ché avendola cominciata e disegnata tutta, avvenne che per il conti- |
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nuo lavorare sotto una finestra, il lume di quella addosso perco- |
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tendogli, da quel lato tutto intenebrato restò, non potendosi muovere |
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punto; onde fu consigliato che andasse al bagno a San Filippo, es- |
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sendogli così ordinato da' medici: dove dimorato molto, pochissimo |
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per questo migliorò. Era fra' Bartolomeo delle frutte amicissimo et |
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alla bocca molto gli dilettavano, benché alla salute dannosissime gli |
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fossero. Per che una mattina avendo mangiato molti fichi, oltra al |
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male ch'egli aveva, gli sovragiunse una grandissima febbre, la quale |