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fatti di chiaro scuro - oggi la maggior parte nel monasterio di Santa |
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Caterina da Siena in sulla piazza di San Marco, apresso a una mona- |
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ca che dipigne, di cui se ne farà al suo luogo memoria - , e molti di |
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simil modo fatti che ornano in memoria di lui il nostro libro de' |
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disegni, che ne ha messer Francesco del Garbo, fisico eccellentis- |
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simo. |
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Aveva openione fra' Bartolomeo, quando lavorava, tenere le cose |
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vive innanzi, e per poter ritrar panni et arme et altre simil cose fece |
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fare un modello di legno grande quanto il vivo che si snodava nelle |
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congenture, e quello vestiva con panni naturali; dove egli fece di |
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bellissime cose, potendo egli a beneplacito suo tenerle ferme fino |
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che egli avesse condotto l'opera sua a perfezzione: il quale modello, |
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così intarlato e guasto come è, è apresso di noi per memoria sua. In |
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Arezzo, in Badia de' Monaci Neri, fece la testa d'un Cristo in iscuro, |
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cosa bellissima, e la tavola della Compagnia de' Contemplanti, la |
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quale s'è conservata in casa del magnifico messer Ottaviano de' Me- |
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dici, et oggi è stata da messer Alessandro suo figliuolo messa in una |
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cappella in casa con molti ornamenti, tenendola carissima per memo- |
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ria di fra' Bartolomeo e perché egli si diletta infinitamente della pit- |
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tura. Nel noviziato di San Marco, nella cappella, una tavola |
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della Purificazione molto vaga e con disegno condusse a buon fine; |
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e a Santa Maria Maddalena, luogo di detti frati fuor di Fiorenza, |
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dimorandovi per suo piacere, fece un Cristo et una Maddalena, e |
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per il convento alcune cose dipinse in fresco. Similmente lavorò in |
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fresco uno arco sopra la foresteria di San Marco, et in questo dipinse |
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Cristo con Cleofas e Luca, dove ritrasse fra' Niccolò della Magna |
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quando era giovane, il quale poi arcivescovo di Capova et ultimamente |