Volume 4

Edizione Giuntina
    Certamente mostrò fra' Bartolomeo in questa opera possedere molto
    il diminuire l'ombre della pittura e gli scuri di quella con grandissi-
    mo rilievo operando, dove le difficultà dell'arte mostrò con rara et
    eccellente maestria e colorito, disegno et invenzione: opra tanto per-
5   fetta quanto facesse mai. Nella chiesa medesima dipinse un'altra
    tavola pure in tela, dentrovi un Cristo e Santa Caterina martire, in-
    sieme con Santa Caterina da Siena ratta da terra in spirito, che è una
    figura de la quale in quel grado non si può far meglio.
    Ritornando egli in Fiorenza, diede opera alle cose di musica, e di
10   quelle molto dilettandosi, alcune volte per passar tempo usava can-
    tare. Dipinse a Prato, dirimpetto alle Carcere, una tavola d'una As-
    sunta; e fece in casa Medici alcuni quadri di Nostre Donne, et altre
    pitture ancora a diverse persone, come un quadro d'una Nostra
    Donna che à in camera Lodovico di Lodovico Caponi; e parimente
15   un altro di una Vergine che tiene il Figliuolo in collo, con due teste
    di Santi, apresso allo eccellentissimo messer Lelio Torelli, segretario
    maggiore dello illustrissimo duca Cosimo, il quale lo tiene carissimo
    sì per virtù di fra' Bartolomeo, come anche perché egli si diletta et
    ama e favorisce non solo gli uomini di questa arte ma tutti i belli in-
20   gegni. In casa Pier del Pugliese, oggi di Matteo Botti cittadino e mer-
    cante fiorentino, fece al sommo d'una scala in un ricetto un San
    Giorgio armato a cavallo che giostrando amazza il serpente, molto
    pronto; e lo fece a olio di chiaro e scuro, ché si dilettò assai tutte le
    cose sua far così prima nell'opere a uso di cartone, innanzi che le
25   colorisse, o d'inchiostro o ombrate di aspalto: e come ne apare an-
    cora in molte cose che lasso di quadri e tavole rimase imperfette
    doppo la morte sua, e come anche molti disegni che di suo si veggono
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Edizione Torrentiniana
    fra' Bartolomeo in questa opera possedere molto il diminuire l'ombre
    della pittura e gli scuri di quella con grandissimo rilievo operando,
30   dove le difficultà dell'arte mostrò con rara et eccellente maestria e co-
    lorito, disegno et invenzione. Nella chiesa medesima dipinse un'altra
    tavola, pure in tela, dentrovi un Cristo e Santa Caterina martire,
    insieme con Santa Caterina da Siena ratta da terra in spirito, che è
    una figura de la quale in quel grado non si può far meglio.
35   Ritornando egli in Fiorenza, diede opera alle cose di musica, e di
    quelle molto dilettandosi, alcune volte per passar tempo usava cantare.
    Dipinse a Prato, dirimpetto alle Carcere, una tavola d'una Assunta;
    e fece in casa Medici alcuni quadri di Nostre Donne, et altre pitture
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