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prontezza grandissima. Operò diligenzia e grande amore nello ottavo |
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quadro, dove egli fece quando Iosuè andò a Ierico, e volse il Giordano, e |
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pose i dodici padiglioni pieni delle dodici tribù: figure molto pronte; ma |
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molto belle sono alcune di basso rilievo quando, girando con l'arca intorno |
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alle mura della città predetta, con suono di trombe rovinano le mura e gli |
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Ebrei pigliano Ierico: nella quale è diminuito il paese et abbassato sempre |
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con osservanzia da le prime figure ai monti, e dai monti a la città, e da |
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la città ad il lontano del paese di bassissimo relievo, condotta tutta con |
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una gran perfezzione. Veramente che Lorenzo di giorno in giorno si fece |
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più pratico in quell'arte, come egli si vide poi nel nono quadro, quando, |
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nella occisione di Golia gigante al quale Davit taglia la testa con una |
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fanciullesca e fiera attitudine, si vede rompere lo esercito dei Filistei da |
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quello de Idio, dove Lorenzo fece cavalli, carri et altre cose da guerra |
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con diligenzia; e così fece Davit che tornando con la testa di Golia in |
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mano, il popolo lo incontra sonando e cantando: i quali affetti sono tutti |
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proprii e vivaci. Restò a far tutto quel che poteva Lorenzo nella decima |
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et ultima storia, la Regina Sabba quando visita Salemone con |
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grandissima corte; dove egli fece un casamento tirato in prospettiva |
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molto bello, e così tutte le altre figure simili alle predette storie, oltra gli |