Volume 3

Edizione Giuntina
    diverse fatte con una prontezza grandissima. Mostrò appres-
    so diligenza e grande amore nello ottavo quadro, dove egli fece quan-
    do Iosuè andò a Ierico, e volse il Giordano, e pose i dodici padi-
    glioni pieni delle dodici tribù: figure molto pronte; ma più
5   belle sono alcune di basso rilievo quando, girando con l'arca intorno
    alle mura della città predetta, con suono di trombe rovinano le mura e
    gli Ebrei pigliano Ierico: nella quale è diminuito il paese et abbassato
    sempre con osservanza da le prime figure ai monti, e dai monti a la
    città, e da la città al lontano del paese di bassissimo rilievo, condotta
10   tutta con una gran perfezzione. E perché Lorenzo di giorno in giorno
    si fece più pratico in quell'arte, si vide poi nel nono quadro la occisio-
    ne di Golia gigante al quale Davit taglia la testa con fanciullesca e
    fiera attitudine, e rompe lo esercito dei Filistei quello di Dio, dove
    Lorenzo fece cavalli, carri et altre cose da guerra; dopo fece Davit che
15   tornando con la testa di Golia in mano, il popolo lo incontra sonando
    e cantando: i quali affetti sono tutti proprii e vivaci. Restò a far tutto
    quel che poteva Lorenzo nella decima et ultima storia, dove la re-
    gina Sabba visita Salamone con grandissima corte; nella qual par-
    te fece un casamento tirato in prospettiva molto bello, e tutte l'altre
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Edizione Torrentiniana
20   prontezza grandissima. Operò diligenzia e grande amore nello ottavo
    quadro, dove egli fece quando Iosuè andò a Ierico, e volse il Giordano, e
    pose i dodici padiglioni pieni delle dodici tribù: figure molto pronte; ma
    molto belle sono alcune di basso rilievo quando, girando con l'arca intorno
    alle mura della città predetta, con suono di trombe rovinano le mura e gli
25   Ebrei pigliano Ierico: nella quale è diminuito il paese et abbassato sempre
    con osservanzia da le prime figure ai monti, e dai monti a la città, e da
    la città ad il lontano del paese di bassissimo relievo, condotta tutta con
    una gran perfezzione. Veramente che Lorenzo di giorno in giorno si fece
    più pratico in quell'arte, come egli si vide poi nel nono quadro, quando,
30   nella occisione di Golia gigante al quale Davit taglia la testa con una
    fanciullesca e fiera attitudine, si vede rompere lo esercito dei Filistei da
    quello de Idio, dove Lorenzo fece cavalli, carri et altre cose da guerra
    con diligenzia; e così fece Davit che tornando con la testa di Golia in
    mano, il popolo lo incontra sonando e cantando: i quali affetti sono tutti
35   proprii e vivaci. Restò a far tutto quel che poteva Lorenzo nella decima
    et ultima storia, la Regina Sabba quando visita Salemone con
    grandissima corte; dove egli fece un casamento tirato in prospettiva
    molto bello, e così tutte le altre figure simili alle predette storie, oltra gli
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