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Figurò Lorenzo nel terzo quadro come Noè esce dell'arca la moglie |
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co' suoi figliuoli e figliuole e nuore et insieme tutti gli animali, così |
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volatili come terrestri, i quali, ciascuno nel suo genere, sono intagliati |
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con quella maggior perfezzione che può l'arte imitar la natura, ve- |
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dendosi l'arca aperta e le stagge in prospettiva di bassissimo rilievo, |
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che non si può esprimere la grazia loro; oltre che le figure di Noè e |
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degli altri suoi non possono esser più vive né più pronte, mentre, |
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faccendo egli sagrifizio, si vede l'arcobaleno, segno di pace fra Iddio e |
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Noè; ma molto più eccellenti di tutte l'altre sono dove egli pianta la |
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vigna, et inebriato del vino mostra le vergogne, e Cam suo |
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figliuolo lo schernisce: e nel vero uno che dorma non può imitarsi |
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meglio, vedendosi lo abandonamento delle membra ebbre, e la con- |
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siderazione et amore degli altri due figliuoli che lo ricuoprono con |
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bellissime attitudini; oltre che v'è e la botte et i pàmpani e gli |
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altri ordigni della vendemmia, fatti con avvertenza et accomodati in |
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certi luoghi che non impediscono la storia, ma le fanno un ornamen- |
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to bellissimo. Piacque a Lorenzo fare nella quarta storia l'apparire de' |
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tre Angeli nella valle Mambre, e faccendo quegli simili l'uno all'altro, si |
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vede quel santissimo vec[c]hio adorarli con una attitudine di mani e di |
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volto molto propria e vivace; oltre che egli con affetto molto bello |