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E se bene egli è parere di questi che hanno a giudicare di volere darli me |
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per compagno, io renunzio questa compagnia, perché o io avevo a essere |
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principale e far da me, o io avevo a essere escluso de l'opra come al |
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presente mi escludo. Per che, se io non ho possuto apparire eccellente in |
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questa opera, che è mio difetto, cercherò forse emendarmi per venire prin- |
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cipale in un'altra? Conchiudo adunque che, per nostro parere, l'opera si dia |
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resolutissimamente a Lorenzo». Avevano già i Consoli inteso da chi aveva |
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a giudicare, e restava a paragone con Lorenzo la storia di Filippo: et areb- |
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bon voluto unirgli insieme e facessino questa opera a mez[z]o; ma né per |
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prieghi né per cosa ch'e' potessino usare inverso Filippo, non lo svoltorono |
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da la sua fantasia, avendo deliberato o che, s'e' volevano ch'e' la facesse, gli |
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dessero tutta l'opera, o non avere a dividere la gloria delle sue fatiche a mez[z]o. |
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Laonde i Consoli non potendo più, vinti dalle ragioni che allegava |
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Filippo e da quelle che diceva Donato, allogarono finalmente questa opera |
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a Lorenzo. Fu veramente un atto molto onorato questo di Filippo e di |
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Donato, et uno animo molto netto di passione et un giudizio sano nel co- |
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noscere se medesimi: esemplo certo grandissimo di amore che all'arte ave- |
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vano, stimando più le virtuose fatiche d'altri che lo interesso e l'utile pro- |
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prio. La quale generosità d'animo non accrebbe minore fama alle virtuose |
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azzioni loro che si facesse a Lorenzo lo avere conseguito la vittoria d'a- |
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vere avuto sì grande opera, nella patria sua et in una età sì giovinile. |
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Fu cominciata da Lorenzo questa opera con grandissima diligenzia, e |
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fu questa la porta che è vòlta dirimpetto all'Opera di San Giovanni; |
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nella quale fece dentro lo spartimento simil a quello che aveva già fatto |