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e che fra un anno ciascuno dovesse aver finito una storia di bronzo |
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della medesima grandezza ch'erano quelle della prima porta, per sag- |
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gio. Et elessero che dentro si facesse la storia quando Abraham sacrifica |
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Isach suo figliuolo: nella quale pensorono dovere avere i detti maestri |
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che mostrare quanto a le difficultà dell'arte, per essere storia che ci va |
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dentro paesi, ignudi, vestiti e animali, e si potevono far le prime figu- |
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re di rilievo e le seconde di mez[z]o e le terze di basso. Furono i concor- |
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renti di questa opera Filippo di ser Brunelesco, Donato e Lorenzo di |
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Bartoluccio fiorentini, et Iacopo della Quercia sanese e Niccolò d'Arez- |
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zo suo creato, Francesco di Vandabrina e Simone da Colle detto de' |
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Bronzi, i quali tutti dinanzi a' Consoli promessono dare condotta la |
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storia nel tempo detto. E ciascuno alla sua dato principio, con ogni stu- |
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dio e diligenza mettevano ogni lor forza e sapere per passare d'eccellen- |
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za l'un l'altro, tenendo nascoso quel che facevano secretissimamente, |
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per non raffrontare nelle cose medesime. Solo Lorenzo, che aveva Bar- |
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toluccio che lo guidava e li faceva far fatiche e molti modelli innanzi |
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che si risolvessino di mettere in opera nessuno, di continuo menava |
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i cittadini a vedere, e talora i forestieri che passavano, se intendevano |
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del mestiero, per sentire l'animo loro; i quali pareri furon cagione |
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ch'egli condusse un modello molto ben lavorato e senza nessun difetto. |