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finiva con molta grazia. Dilettossi anco di contraffare i conii delle |
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medaglie antiche, e di naturale nel suo tempo ritrasse molti suoi |
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amici. E mentre egli con Bartoluccio lavorando cercava aquistare in |
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quella professione, venne in Fiorenza l'anno 1400 [la peste], secondo |
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che racconta egli medesimo in un libro di sua mano dove ragiona delle |
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cose dell'arte, il quale è appresso al reverendo messer Cosimo Bartoli |
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gentiluomo fiorentino; alla quale peste aggiuntesi alcune discordie |
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civili et altri travagli della città, gli fu forza partirsi et andarse in com- |
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pagnia d'un altro pittore in Romagna; dove in Arimini dipinsero al |
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signor Pandolfo Malatesti una camera e molti altri lavori, che da lor |
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furono con diligenza finiti e con sodisfazione di quel signore, che |
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ancora giovanetto si dilettava assai delle cose del disegno: non re- |
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stando per ciò in quel mentre Lorenzo di studiare le cose del disegno |
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né di lavorare di rilievo cera, stucchi et altre cose simili, conoscendo |
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egli molto bene che sì fatti rilievi piccoli sono il disegnare degli sculto- |
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ri e che senza cotale disegno non si può da loro condurre alcuna cosa |
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a perfezzione. |
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Ora, non essendo stato molto fuor della patria, cessò la pestilenza; |
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onde la Signoria di Fiorenza e l'Arte de' Mercatanti deliberarno |
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(avendo in quel tempo la scultura gli artefici suoi in eccellenza, così |
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forestieri come fiorentini) che si dovesse, come si era già molte volte |