Volume 3

Edizione Giuntina
    fresco la volta de' Peruzzi a triangoli in prospettiva, et in su' cantoni
    dipinse nelle quadrature i quattro Elementi e a ciascuno fece un
    animale a proposito: alla terra una talpa, all'acqua un pesce, al fuoco
    la salamandra et all'aria il camaleonte che ne vive e piglia ogni colore;
5   e perché non ne aveva mai veduti, fece un camello che apre la bocca
    et inghiottisce aria empiendosene il ventre: simplicità certo grandis-
    sima, alludendo per lo nome del camello a un animale che è simile a
    un ramarro, secco e piccolo, col fare una bestiaccia disadatta e grande.
    Grandi furono veramente le fatiche di Paulo nella pittura, avendo
10   disegnato tanto che lasciò a' suoi parenti, secondo che da loro me-
    desimi ho ritratto, le casse piene di disegni. Ma se bene il disegnar
    è assai, meglio è nondimeno mettere in opera, poiché hanno maggior
    vita l'opere che le carte disegnate. E se bene nel nostro libro de' dise-
    gni sono assai cose di figure, di prospettive, d'uccelli e d'animali
15   belli a maraviglia, di tutti è migliore un mazzocchio tirato con linee
    sole, tanto bello che altro che la pacienza di Paulo non l'averebbe con-
    dotto. Amò Paulo, se bene era persona stratta, la virtù degli artefici
    suoi, e perché ne rimanesse a' posteri memoria ritrasse di sua mano
    in una tavola lunga cinque uomini segnalati, e la teneva in casa per
20   memoria loro: l'uno era Giotto pittore, per il lume e principio del-
    l'arte, Filippo di ser Brunelleschi il secondo, per l'architettura, Do-
    natello per la scultura, e se stesso per la prospettiva et animali, e per
    la matematica Giovanni Manetti suo amico, col quale conferiva assai
    e ragionava delle cose di Euclide.
25   Dicesi che essendogli dato a fare sopra la porta di S. Tommaso in
    Mercato Vecchio lo stesso Santo che a Cristo cerca la piaga, che egli
    mise in quell'opera tutto lo studio che seppe, dicendo che voleva
    mostrar in quella quanto valeva e sapeva. E così fece fare una serrata
    di tavole, acciò nessuno potesse vedere l'opera sua se non quando
30   fusse finita. Per che, scontrandolo un giorno Donato tutto solo, gli
    disse: «E che opera sia questa tua, che così serrata la tieni ?». Al qual
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Edizione Torrentiniana
    Dicesi che gli fu allogato sopra la porta di San Tommaso di Mercato
    Vecchio un San Tommaso che a Cristo cerca la piaga; e quivi ogni suo
    studio mise in fare opra che per ultima desse fine alla sua vecchiaia:
35   et in questo termine usò dire che voleva mostrar allora tutto quello che
    valeva e sapeva. E così fece fare una serrata di tavole, che nessuno
    potesse vedere l'opera sua se non quando fosse finita. Laonde un giorno
    a caso scontrandolo solo, Donato gli disse: « E che opra sia questa tua,
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