Volume 3

Edizione Giuntina
    quale mi par potere dir sicuramente che l'arte abbia fatto
    quello che ad una imitatrice della natura è lecito poter fare, e che ella
    sia salita tanto alto, che più presto si abbia a temere del calare a-
    basso che sperare oggimai più augumento.
5   Queste cose considerando io meco medesimo attentamente, giudico
    ch'e' sia una proprietà et una particolare natura di queste arti, le
    quali da uno umile principio vadino appoco appoco migliorando, e
    finalmente pervenghino al colmo della perfezzione; e questo me lo
    fa credere il vedere essere intervenuto quasi questo medesimo in
10   altre facultà: che, per essere fra tutte le arti liberali un certo che di
    parentado, è non piccolo argumento che e' sia vero. Ma nella pittura
    e scultura in altri tempi debbe essere accaduto questo tanto simile
    che, se e' si scambiassino insieme i nomi, sarebbono appunto i me-
    desimi casi. Imperò che e' si vede (se e' si ha a dar fede a coloro che
15   furono vicini a que' tempi, e potettono vedere e giudicare de le fatiche
    degli antichi) le statue di Canaco esser molto dure e senza vivacità o
    moto alcuno, e però assai lontane dal vero; e di quelle di Calamide si
    dice il medesimo, benché fussero alquanto più dolci che le predette.
    Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della natura,
20   ma dètte alle sue opere tanta proporzione e grazia che elle si potevono
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Edizione Torrentiniana
    ella sia salita tanto alto, che più presto si abbia a temere del calare abas-
    so che sperare oggimai più augumento.
    Queste cose considerando io meco medesimo attentamente, giudico ch'e'
    sia una proprietà et una particulare natura di queste arti, le quali
25   da uno umile principio vadino appoco appoco migliorando, e finalmente
    pervenghino al colmo della perfezzione; e questo me lo fa credere il vede-
    re essere intervenuto quasi questo medesimo in altre facultà: che, per es-
    sere fra tutte le arti liberali un certo che di parentado, è non piccolo argu-
    mento che e' sia vero. Ma nella pittura e scultura in altri tempi debbe
30   essere accaduto questo tanto simile che, se e' si scambiassino insieme i
    nomi, sarebbono appunto i medesimi casi. Imperò che e' si vede (se e' si ha
    a dar fede a coloro che furono vicini a que' tempi, e potettono vedere e
    giudicare de le fatiche degli antichi) le statue di Canaco esser molto dure
    e senza vivacità o moto alcuno, e però assai lontane dal vero; e di quelle
35   di Calamide si dice il medesimo, benché fussero alquanto più dolci che le
    predette. Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della
    natura, ma dètte alle sue opere tanta proporzione e grazia che elle si
    potevono ragionevolmente chiamar belle. Successe nel terzo grado Policleto
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