Volume 3

Edizione Giuntina
    rompono il canto vivo della volta, dove sono i quattro Evangelisti: la
    qual cosa fu tenuta bella e difficile; e invero Paulo in quella profes-
    sione fu ingegnoso e valente. Lavorò anco in S. Miniato fuor di
    Fiorenza, in un chiostro, di verde-terra e in parte colorito, la vita de'
5   Santi Padri, nelle quali non osservò molto l'unione di fare d'un solo
    colore, come si deono, le storie, perché fece i campi azzurri, le città di
    color rosso e gli edifici variati secondo che gli parve: et in questo
    mancò, perché le cose che si fingono di pietra non possono e non
    deon essere tinte d'altro colore. Dicesi che mentre Paulo lavorava
10   questa opra, un abbate che era allora in quel luogo gli faceva mangiar
    quasi non altro che formaggio; per che essendogli venuto aùnnoia,
    deliberò Paulo, come timido ch'egli era, di non vi andare più a la-
    vorare. Onde facendolo cercar l'abbate, quando sentiva domandarsi
    da' frati, non voleva mai esser in casa; e se per avventura alcune cop-
15   pie di quell'Ordine scontrava per Fiorenza, si dava a correre quanto
    più poteva, da essi fuggendo. Per il che due di loro più curiosi e di
    lui più giovani, lo raggiunsero un giorno e gli domandarono per qual
    cagione egli non tornasse a finir l'opra cominciata, e perché, veg-
    gendo frati, si fuggisse. Rispose Paulo: «Voi mi avete rovinato in
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Edizione Torrentiniana
20   rompono il canto vivo della volta, et in essa i quattro Evangelisti: cosa te-
    nuta bella e difficile; per che Paulo in quella professione fu stimato ingenio-
    so e valente. Lavorò in San Miniato in Monte fuor di Fiorenza un chiostro
    di verde-terra, e parte colorito, con la vita de' Santi Padri, et in quegli
    non osservò molta unione di far d'un solo colore, come si debbono fare, le
25   storie - delle quali fece i campi az[z]urri, le città di color rosso e gli edi-
    fici mescolò secondo che gli parve -, perché le cose che si contrafanno di
    pietra non possono né debbono essere tinte d'altro colore. Dicesi che
    mentre Paulo lavorava questa opra, uno abbate ch'era allora in quel
    luogo gli faceva mangiar molto formaggio; per il che essendogli venuto
30   a noia, deliberò Paulo, come timido ch'egli era, di non venire a l'opera per
    lavorarci più. Laonde, fatto cercare dallo abbate, quando sentiva
    domandarsi da' frati, non voleva mai essere in casa; e se per avventura
    alcune coppie di quello Ordine scontrava per Fiorenza, si dava a correre
    quanto più poteva, da essi fuggendo. Per il che due di loro più curiosi e
35   più giovani di lui, lo raggiunsero un giorno e gli domandorono per qual
    cagione egli non tornava a finire l'opra al monistero, e perché, veggendo
    frati, si fuggisse da quegli. Paulo rispose loro: «Voi m'avete ruinato,
    ché non solo fuggo da voi, ma non posso ancora praticare né passare dove
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