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«Eh, Paulo, questa tua prospettiva ti fa lasciare il certo per l'incerto; |
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queste son cose che non servono se non a questi che fanno le tarsie, |
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perciò che empiono i fregi di brucioli, di chiocciole tonde e quadre e |
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d'altre cose simili». |
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Le pitture prime di Paulo furono in fresco, in una nicchia bislunga |
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tirata in prospet[t]iva nello Spedale di Lelmo, cioè un Santo Antonio |
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abbate e S. Cosimo e Damiano che lo mettono in mezzo. In Annalena, |
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monastero di donne, fece due figure; e in S. Trinita, sopra alla porta |
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sinistra dentro alla chiesa, in fresco, storie di S. Francesco, cioè il |
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ricevere delle stìmate, il riparare alla chiesa reggendola con le spalle |
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e lo abboccarsi con S. Domenico. Lavorò ancora in S. Maria Mag- |
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giore, in una capella allato alla porta del fianco che va a S. Gio- |
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vanni dove è la tavola e predella di Masaccio, una Nunziata in fresco, |
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nella qual fece un casamento degno di considerazione e cosa nuova |
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e dificile in que' tempi, per essere stata la prima che si mo- |
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strasse con bella maniera agli artefici e con grazia e proporzione, mo- |
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strando il modo di fare sfuggire le linee e fare che in un piano lo |
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spazio, che è poco e piccolo, acquisti tanto che paia assai lontano e |
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largo: e coloro che con giudizio sanno a questo con grazia aggiugnere |
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l'ombre a' suoi luoghi e i lumi con colori, fanno senza dubbio che |
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l'oc[c]hio s'inganna, ché pare che la pittura sia viva e di rilievo. E non |
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gli bastando questo, volle anco mostrare maggiore difficultà in alcune |
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colonne che scórtano per via di prospettiva, le quali ripiegandosi |