Volume 3

Edizione Giuntina
    «Eh, Paulo, questa tua prospettiva ti fa lasciare il certo per l'incerto;
    queste son cose che non servono se non a questi che fanno le tarsie,
    perciò che empiono i fregi di brucioli, di chiocciole tonde e quadre e
    d'altre cose simili».
5   Le pitture prime di Paulo furono in fresco, in una nicchia bislunga
    tirata in prospet[t]iva nello Spedale di Lelmo, cioè un Santo Antonio
    abbate e S. Cosimo e Damiano che lo mettono in mezzo. In Annalena,
    monastero di donne, fece due figure; e in S. Trinita, sopra alla porta
    sinistra dentro alla chiesa, in fresco, storie di S. Francesco, cioè il
10   ricevere delle stìmate, il riparare alla chiesa reggendola con le spalle
    e lo abboccarsi con S. Domenico. Lavorò ancora in S. Maria Mag-
    giore, in una capella allato alla porta del fianco che va a S. Gio-
    vanni dove è la tavola e predella di Masaccio, una Nunziata in fresco,
    nella qual fece un casamento degno di considerazione e cosa nuova
15   e dificile in que' tempi, per essere stata la prima che si mo-
    strasse con bella maniera agli artefici e con grazia e proporzione, mo-
    strando il modo di fare sfuggire le linee e fare che in un piano lo
    spazio, che è poco e piccolo, acquisti tanto che paia assai lontano e
    largo: e coloro che con giudizio sanno a questo con grazia aggiugnere
20   l'ombre a' suoi luoghi e i lumi con colori, fanno senza dubbio che
    l'oc[c]hio s'inganna, ché pare che la pittura sia viva e di rilievo. E non
    gli bastando questo, volle anco mostrare maggiore difficultà in alcune
    colonne che scórtano per via di prospettiva, le quali ripiegandosi
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Edizione Torrentiniana
    gli diceva, essendo suo caro e domestico amico: «Eh, Paulo, cotesta
25   tua prospettiva ti fa lasciare il certo per l'incerto». E questo av-
    veniva perché Paulo ogni giorno mostrava a Donato mazzocchî a facce
    tirati in prospettiva, e di quegli a punte di diamanti con somma diligen-
    za, e biz[z]arre vedute per essi; conduceva bruccioli in su i bastoni, che
    scortassero, perché si vedessi il didrento e 'l difuori e le grossezze di quelli,
30   e palle a settantadue facce molto difficili.
    Lavorava nientedimeno ancora di pittura, e le prime figure sue furono
    nello Spedale di Lelmo in Fiorenza, infra le donne, un Santo Antonio et
    un San Cosimo e Damiano in fresco; et in Annalena, monistero di donne,
    due figure; et in Santa Trinita, sopra la porta sinistra dentro alla chiesa,
35   alcune storie di San Francesco. Lavorò ancora in Santa Maria Maggio-
    re, in una cappella allato alla porta del fianco che va a San Giovanni dove
    è la tavola e la predella di Masaccio, una Annunziata, nella qual figura
    volse mostrare alcune colonne che scórtano per via di prospettiva, le quali
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