Volume 3

Edizione Giuntina
    alcuni Profeti grandi quanto il vivo, et intorno al taberna-
    colo alcuni Angeli che aprono un padiglione, e dalle bande un S. Ie-
    ronimo et un S. Tommaso d'Aquino. All'altar maggiore di detta chiesa
    fece in una tavola una bellissima Assunta; e disegnò le pitture del-
5   l'occhio principale di detta chiesa, che poi furono messe in opera da
    Stagio Sassoli d'Arezzo. In Castiglioni Aretino fece, sopra la cappel-
    la del Sacramento, un Cristo morto con le Marie; et in S. Francesco
    di Lucignano gli sportelli d'un armario, dentro al quale sta un albero
    di coralli che ha una croce a sommo. A Siena fece in S. Agostino una
10   tavola alla cappella di S. Cristofano, dentrovi alcuni Santi che met-
    tono in mezzo un S. Cristofano di rilievo. Da Siena venuto a
    Firenze così per vedere l'opere di quei maestri che allora vivevano
    come quelle di molti passati, dipinse a Lorenzo de' Medici in una
    tela alcuni Dei ignudi, che gli furono molto comendati, et un quadro
15   di Nostra Donna con due Profeti piccoli di terretta, il quale è oggi a
    Castello, villa del duca Cosimo; e l'una e l'altra opera donò al detto
    Lorenzo, il quale non volle mai da niuno esser vinto in esser libe-
    rale e magnifico. Dipinse ancora un tondo di una Nostra Donna,
    che è nella Udienza de' Capitani di Parte Guelfa, bellissimo. A Chiu-
20   suri in quel di Siena, luogo principale de' Monaci di Monte Oliveto,
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Edizione Torrentiniana
    d'Apostoli per Cristo, dove è un Giuda che si mette l'ostia nella scarsella;
    la quale opera ancora oggi è molto stimata. Molte altre cose fece in quel-
    la città. E lavorò a fresco in Castilione Aretino, sopra la cappella del
    Sacramento, un Cristo morto con le Marie; et a Lucignano di Valdi-
25   chiana dipinse in San Francesco alcuni sportelli dove sono figure di suo
    che ornano uno armario, dove sta uno albero di coralli con una croce a
    sommo. A Siena fece in Santo Agostino una tavola alla cappella di
    San Cristofano, dentrovi alcuni Santi che mettono in mez[z]o il San
    Cristofano di rilievo; per il che in quella città acquistò molte ricchezze
30   e molto onore. Venne in Fiorenza per vedere la maniera di que' maestri
    che erano moderni, desiderato da Lorenzo Vecchio; e dipinse una tela
    dove sono alcuni Dei ignudi, con molta aspettazione di coloro che de-
    sideravano vedere de le cose sue: e molto fu per quella opera comendato.
    Fece ancora un quadro di una Nostra Donna con due Profeti piccoli di
35   terretta, il quale è oggi a Castello, luogo del duca Cosimo. E perché egli
    era al disegno molto dèstro et al colorire molto agile non meno che cor-
    tese, de la tela e del quadro fece dono a Lorenzo, il quale da lui non si
    lasciò vincere di cortesia. Andò a Chiusuri a' Monaci di Monte
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