Volume 3

Edizione Giuntina
    sangue d'una ferita. Vi è oltre ciò una Nostra Donna col Figliuolo
    in grembo, S. Stefano, S. Lorenzo, una S. Caterina, e due Angeli
    che suonano uno un liuto e l'altro un ribechino, e tutte sono figure
    vestite et adornate tanto che è maraviglia; ma quello che vi è più
5   miracoloso è la predella, piena di figure piccole de' fatti di detta
    S. Caterina.
    In Perugia ancora fece molte opere, e fra l'altre in Duomo per
    messer Iacopo Vannucci cortonese, vescovo di quella città, una ta-
    vola, nella quale è la Nostra Donna, S. Nonofrio, S. Ercolano, S.
10   Giovanni Batista e S. Stefano, et un Angelo che tempera un liuto,
    bellissimo. A Volterra dipinse in fresco nella chiesa di S. Francesco,
    sopra l'altare d'una Compagnia, la Circoncisione del Signore, che è
    tenuta bella a maraviglia, se bene il putto, avendo patito per l'umido,
    fu rifatto dal Soddoma molto men bello che non era: e nel vero sa-
15   rebbe meglio tenersi alcuna volta le cose fatte da uomini eccellenti
    più tosto mezzo guaste, che farle ritoccare a chi sa meno. In S. Ago-
    stino della medesima città fece una tavola a tempera e la predella di
    figure piccole con istorie della Passione di Cristo, che è tenuta bella
    straordinariamente. Al Monte a S. Maria dipinse a quei signori in
20   una tavola un Cristo morto; et a Città di Castello in S. Francesco
    una Natività di Cristo; et in S. Domenico in una altra tavola un
    S. Bastiano. In S. Margherita di Cortona sua patria, luogo de' Frati
    del Zoccolo, un Cristo morto, opera delle sue rarissima. E nella
    Compagnia del Gesù nella medesima città fece tre tavole, delle qua-
25   li quella ch'è allo altar maggiore è maravigliosa, dove Cristo co-
    munica gl'Apostoli e Giuda si mette l'ostia nella scarsella. E nella
    Pieve, oggi detta il Vescovado, dipinse a fresco nella cappella del Sagramento
- pagina 635 -

Edizione Torrentiniana
    In Perugia fece tavole et altre opere, et a Volterra e per la Marca
    sino a Norcia fece molti lavori, de' quali non accade far memoria particu-
30   lare. Similmente al Monte Santa Maria dipinse a quei signori una
    tavola d'un Cristo morto; et a Città di Castello in San Francesco
    è ancora una tavola d'una Natività di Cristo, cosa con disegno et amore
    da lui lavorata; et un'altra di San Sebastiano nella chiesa di San Do-
    menico. Sono similmente in Cortona sua patria molte opre di suo, ma
35   fra l'altre appresso Santa Margherita, vicino alla rocca, luogo de' Frati
    del Zoccolo, un Cristo morto, ch'è tenuto cosa bellissima e di gran lode
    non pure da' Cortonesi ma dagli artefici ancora. Similmente nel Gesù,
    Confraternita di secolari in Cortona, fece in una tavola una comunione
- pagina 635 -
pagina precedentepagina successiva