Volume 3

Edizione Giuntina
    Fu Pietro persona di assai poca religione, e non se gli poté mai far
    credere l'immortalità dell'anima, anzi, con parole accomodate al suo
    cervello di porfido, ostinatissimamente ricusò ogni buona via. Aveva
    ogni sua speranza ne' beni della fortuna, e per danari arebbe fatto
5   ogni male contratto. Guadagnò molte ricchezze e in Fiorenza murò
    e comprò case, et in Perugia et a Castello della Pieve acquistò molti
    beni stabili. Tolse per moglie una bellissima giovane e n'ebbe fi-
    gliuoli; e si dilettò tanto che ella portasse leggiadre acconciature, e
    fuori et in casa, che si dice che egli spesse volte l'acconciava di sua
10   mano. Finalmente venuto Pietro in vecchiezza, d'anni LXXVIII finì
    il corso della vita sua nel Castello della Pieve, dove fu onoratamente
    sepolto l'anno 1524.
    Fece Pietro molti maestri di quella maniera, et uno fra gl'altri
    che fu veramente eccellentissimo, il quale datosi tutto agl'onorati
15   studî della pittura, passò di gran lunga il maestro; e questo fu il
    miracoloso Raffaello Sanzio da Urbino, il quale molti anni lavorò con
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Edizione Torrentiniana
    Era Pietro persona di assai poca religione, e non si gli puoté già mai
    far credere l'immortalità dell'anima, anzi, con parole accomodate al suo
    cervello di porfido, ostinatissimamente recusava ogni buona via. Aveva
20   ogni sua speranza ne' beni della fortuna, e per danari arebbe fatto ogni
    mal contratto. Guadagnò infinite ricchezze et in Fiorenza murò e
    comprò case, et in Perugia et a Castello della Pieve similmente
    acquistò molti beni stabili. Tolse per moglie una donna bellissima et eb-
    bene figliuoli, e dilettossi molto ch'ella portasse leggiadre acconciature
25   in casa e fuori. E venuto in vecchiezza, d'anni LXXVIII di un mal di
    febbre continua finì la vita sua nel Castello della Pieve, e da' suoi parenti
    e figliuoli con pompa e pianti infiniti onoratamente fu sepolto l'anno
    MDXXIIII. Né dipoi è mancato chi gli abbia fatto questo epitaffio:
    GRATIA SI QUA FUIT PICTURAE SI QUA VENUSTAS
30   SI VIVAX ARDENS CONSPICUUSQUE COLOR
    OMNIA SUB PETRI (FUIT HIC PERUSINUS APELLES)
    DIVINA REFERUNT EMICUISSE MANU.
    PERPULCHRE HIC PINXIT MIRAQUE EBUR ARTE POLIVIT
    ORBIS QUAE TOTUS VIDIT ET OBSTUPUIT.
35   Fece molti maestri di quella maniera, ma uno fra tutti eccedé, che
    datosi a più onorati studî, di gran lunga vinse il maestro: e fu questo il
    miracoloso Raffaello Sanzio da Urbino, il quale molti anni lavorò con
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