Volume 3

Edizione Giuntina
    in opera le figure altre volte lodate da voi e che vi sono infinitamente
    piaciute: se ora vi dispiacciono e non le lodate, che ne posso io?».
    Ma coloro aspramente con sonetti e publiche villanie lo saettavano.
    Onde egli, già vecchio, partitosi da Fiorenza e tornatosi a Perugia
5   condusse alcuni lavori a fresco nella chiesa di S. Severo, monastero
    dell'Ordine di Camaldoli, nel qual luogo aveva Raffaello da Urbino,
    giovanetto e suo discepolo, fatto alcune figure, come nella sua Vita
    si dirà. Lavorò similmente al Montone, alla Fratta et in molti altri
    luoghi del contado di Perugia, e particolarmente in Ascesi a S. Maria
10   degl'Angeli, dove a fresco fece nel muro, dietro alla cappella della
    Madonna che risponde nel coro de' frati, un Cristo in croce con mol-
    te figure. E nella chiesa di S. Piero, badia de' Monaci Neri in Pe-
    rugia, dipinse all'altare maggiore in una tavola grande l'Ascensione
    con gl'Apostoli abbasso che guardano verso il cielo; nella
15   predella della quale tavola sono tre storie con molta diligenza lavorate,
    cioè i Magi, il battesimo e la ressur[r]ezione di Cristo: la quale tutta
    opera si vede piena di belle fatiche, intantoch'ell'è la migliore di
    quelle che sono in Perugia di man di Pietro lavorate a olio. Cominciò
    il medesimo un lavoro a fresco di non poca importanza a Castello
20   della Pieve, ma non lo finì. Soleva Pietro, sì come quello che di nes-
    suno si fidava, nell'andare e tornare dal detto Castello a Perugia
    portare quanti danari aveva sempre addosso; per che alcuni aspet-
    tandolo a un passo lo rubarono, ma raccomandandosi egli molto
    gli lasciarono la vita per Dio. E dopo adoperando mezzi et amici,
25   che pur n'aveva assai, riebbe anco gran parte de' detti danari che gli
    erano stati tolti; ma nondimeno fu per dolore vicino a morirsi.
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Edizione Torrentiniana
    «Io ho messo in opera le figure altre volte lodate da loro, e songli infini-
    tamente piacciute: se ora gli dispiacciono e non le lodano, che ne posso
    io?». Ma coloro aspramente con sonetti e publiche villanie lo saettavano.
30   Onde egli, già vecchio, partitosi da Fiorenza e tornatosi a Perugia
    condusse alcuni lavori a fresco nel Cambio di quella città, e cominciò un
    lavoro a fresco pure di non poca importanza a Castello della Pieve.
    Soleva Pietro, sì come quello che di nessuno si fidava, mentre andava e
    veniva da Castello della Pieve a Perugia portare dimolti danari addosso,
35   anzi quanti n'aveva; per il che alcuni aspettatolo lo rubbarono, e rac-
    comandandosi molto gli lasciarono la vita per Dio. Laonde egli operando
    mez[z]i, che pure n'aveva assai, in fine della liberazione gran parte ne
    riebbe, ma fu per dolore vicino a morirsi.
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