Volume 3

Edizione Giuntina
    faceva una veduta maravigliosa. Nel detto secondo chiostro era un
    reffettorio, lungo braccia sessanta e largo 18, con tutte quelle accom-
    modate stanze e, come dicono i frati, officine che a un sì fatto con-
    vento si richiedevano. Di sopra era un dormentorio a guisa di T,
5   una parte del quale, cioè la principale e diritta, la quale era braccia
    60, era doppia, cioè aveva le celle da ciascun lato et in testa in uno
    spazio di quindici braccia un oratorio, sopra l'altare del quale era una
    tavola di mano di Piero Perugino, e sopra la porta di esso oratorio
    era un'altra opera in fresco, come si dirà, di mano del medesimo.
10   Et al medesimo piano, cioè sopra il capitolo, era una stanza grande
    dove stavano que' padri a fare le finestre di vetro con i fornegli et
    altri commodi che a cotale esercizio erano necessarii; e perché, men-
    tre visse Pietro, egli fece loro per molte opere i cartoni, furono i la-
    vori che fecero al suo tempo tutti eccellenti. L'orto poi di questo
15   convento era tanto bello e tanto ben tenuto, e con tanto ordine le
    viti intorno al chiostro e per tutto accommodate, che intorno a Fi-
    renze non si poteva veder meglio. Similmente la stanza dove stilla-
    vano, secondo il costume loro, acque odorifere e cose medicinali aveva
    tutti quegli agi che più e migliori si possono imaginare. Insomma quel
20   convento era de' begli e bene accommodati che fussero nello stato di
    Firenze: e però ho voluto farne questa memoria, e massimamente
    essendo di mano del nostro Pietro Perugino la maggior parte delle
    pitture che vi erano.
    Al qual Pietro tornando oramai, dico che dell'opere che fece in detto
25   convento non si sono conservate se non le tavole, perché quelle lavo-
    rate a fresco furono per lo assedio di Firenze insieme con tutta quella
    fabrica gettate per terra, e le tavole portate alla Porta a San Pier Gat-
    tolini, dove ai detti frati fu dato luogo nella chiesa e convento
    di S. Giovannino. Le due tavole adunque che erano nel sopradetto tra-
30   mezzo erano di man di Piero, et in una era un Cristo nell'orto e gl'A-
    postoli che dormono - ne' quali mostrò Pietro quanto vaglia il son-
    no contra gl'affanni e ' dispiaceri, avendogli figurati dormire in atti-
    tudini molto agiate - e nell'altra fece una Pietà, cioè Cristo in grembo
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Edizione Torrentiniana
    quali ora sono rimaste quelle che furon fatte in tavola, ch'è un Cristo
35   nell'orto e gli Apostoli che dormono - ne' quali mostrò Pietro quanto
    vaglia il sonno contra gli affanni et i dispiaceri, avendogli figurati
    dormire in attitudini molto agiate con fresca e leggiadra maniera con-
    dotto -, et una tavola d'una Pietà in grembo alla Nostra Donna con
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