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ancora per alcuna cosa di suo, come fu da Lucca, dove andò una |
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tavola dentrovi una S. Anna e la Nostra Donna con molte altre figure, |
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e sopra un Cristo morto in grembo alla Madre; la quale opera è posta |
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nella chiesa di S. Fridiano et è tenuta da' Luc[c]hesi cosa molto |
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degna. Fece in Bologna per la chiesa della Nunziata due altre tavole |
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che furon molto diligentemente lavorate; e così, fuor della Porta a |
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Stra' Castione, nella Misericordia ne fece un'altra a requisizione |
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d'una gentildonna de' Manzuoli, nella quale dipinse la Nostra Don- |
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na col Figliuolo in collo, S. Giorgio, S. Giovanni Batista, S. Stefa- |
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no e S. Agostino con un Angelo a' piedi, che tiene le mani giunte |
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con tanta grazia che par proprio di paradiso. Nella Compagnia di |
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S. Francesco nella medesima città ne fece un'altra; e similmente |
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una ne la Compagnia di S. Ieronimo. Aveva sua dimestichezza mes- |
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ser Polo Zambeccaro, e come amicissimo per ricordanza di lui gli |
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fece fare un quadro assai grande, dentrovi una Natività di Cristo |
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che è molto celebrata delle cose che egli fece; e per questa cagione |
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messer Polo gli fece dipignere due figure in fresco alla sua villa, |
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molto belle. Fece ancora in fresco una storia molto leggiadra in casa |
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messer Ieronimo Bolognino con molte varie e bellissime figure. Le |
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quali opere tutte insieme gli avevano recato una reverenza in quella |
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città, che v'era tenuto come uno Idio. E quello che gl[i]el'acrebbe in |