Volume 3

Edizione Giuntina
    molte figure, la qual fu posta nella chiesa de' Frati dell'Osservanza.
    Spartasi dunque per cotante opere la fama di così eccellente mae-
    stro, facevano le città a gara per aver dell'opere sue. Laonde fece
    egli in Parma, ne' Monaci Neri di S. Giovanni, una tavola con un
5   Cristo morto in grembo alla Nostra Donna et intorno molte figure,
    tenuta universalmente cosa bellissima; per che trovandosi serviti, i
    medesimi frati operarono ch'egli ne facesse un'altra a Reggio di
    Lombardia in un luogo loro, dov'egli fece una Nostra Donna con
    molte figure. A Cesena fece un'altra tavola pure per la chiesa
10   di questi monaci, e vi dipinse la Circoncisione di Cristo colorita vaga-
    mente. Né volsono avere invidia i Ferraresi agl'altri circonvicini, anzi
    diliberati ornare delle fatiche del Francia il loro Duomo, gli alloga-
    rono una tavola, che vi fece su un gran numero di figure, e la inti-
    tolarono la tavola di Ognisanti. Fecene in Bologna una in S. Lo-
15   renzo con una Nostra Donna e due figure per banda e due putti
    sotto, molto lodata. Né ebbe appena finita questa, che gli convenne
    farne un'altra in S. Iobbe, con un Crucifisso e S. Iobbe ginocchioni
    appiè della croce e due figure da' lati. Era tanto sparsa la fama e l'o-
    pere di questo artefice per la Lombardia, che fu mandato di Toscana
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Edizione Torrentiniana
20   nella ultima una Nostra Donna nell'aria con molte figure, la qual fu
    posta nella chiesa de' Frati de l'Osservanza.
    Spartasi dunque per cotante opere la fama di così eccellente mae-
    stro, facevano le città a gara per aver dell'opere sue. Laonde fece egli
    in Parma, ne' Frati di San Giovanni, una tavola con un Cristo mor-
25   to in grembo alla Nostra Donna et intorno molte figure, tenuta uni-
    versalmente cosa bellissima; e così trovandosi serviti, i medesimi frati
    operorono che egli facesse un'altra a Reggio di Lombardia in uno luo-
    go loro, dove egli fece una Nostra Donna con molte figure. .A Cese-
    na fece un'altra tavola pure per la chiesa di questi frati, e vi dipinse
30   la Circoncisione di Cristo colorito vagamente. Né volsono avere invidia
    i Ferraresi agli altri circonvicini, anzi diliberati ornare de le fatiche del
    Francia il lor Duomo, gli allogarono una tavola, che vi fece su un gran
    numero di figure, e la intitolorono la tavola di Ognisanti. Fecene in
    Bologna una in San Lorenzo con una Nostra Donna e due figure per
35   banda e due putti sotto, molto lodata. Né ebbe appena finita questa,
    che gli convenne farne una altra in San Iobbe, con un Crocifisso e San
    Iobbe ginoc[c]hione appiè della croce e due figure da' lati. Era tanto
    sparsa la fama e l'opere di questo artefice per la Lombardia, che
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