Volume 3

Edizione Giuntina
    camera contraffatta di colore di bronzo, d'una disputa di filosofi,
    molto eccellentemente lavorata et espressovi il suo concetto. Le quali
    opere furono cagione che messer Giovanni e quanti eran di quella ca-
    sa lo amassino e onorassino, e dopo loro tutta quella città. Fece nella
5   cappella di S. Cecilia, attaccata con la chiesa di S. Iacopo, due storie
    lavorate in fresco, in una delle quali dipinse quando la Nostra Donna
    è sposata da Giuseppo, e nell'altra la morte di S. Cecilia, tenuta
    cosa molto lodata da' Bolognesi. E nel vero il Francia prese tanta
    pratica e tanto animo nel veder caminar a perfezzione l'opere che
10   egli voleva, ch'e' lavorò molte cose che io non ne farò memoria,
    bastandomi mostrare a chi vorrà veder l'opere sue solamente le più
    notabili e le migliori. Né per questo la pittura gl'impedì mai che egli
    non seguitasse e la zecca e l'altre cose delle medaglie, come e' fa-
    ceva sino dal principio. Ebbe il Francia, secondo che si dice, grandis-
15   simo dispiacere de la partita di messer Giovanni Bentivogli, perché,
    avendogli fatti tanti benefizii, gli dolse infinitamente: ma pure, come
    savio e costumato che egli era, attese all'opere sue. Fece dopo la
    sua partita di quello tre tavole che andarono a Modena, in una
    delle quali era quando S. Giovanni battezza Cristo, nell'altra una
20   Nunziata bellissima, e nella ultima una Nostra Donna in aria con
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Edizione Torrentiniana
    disputa di filosofi, molto eccellentemente lavorata et espressovi il suo
    concetto. Le quali opere furono cagione che messer Giovanni e quanti
    eran di quella casa lo amassino et onorassino, e dopo loro tutta quella
    città. Fece nella cappella di Santa Cecilia, attaccata con la chiesa di
25   San Iacopo, due storie lavorate in fresco, in una delle quali dipinse
    quando la Nostra Donna è sposata da Giuseppo, e nell'altra fece la
    morte di Santa Cecilia, tenute cosa molto lodata da' Bolognesi. E nel
    vero il Francia prese tanta pratica e tanto animo nel veder comparirsi a
    perfezzione l'opere che egli voleva, che e' lavorò molte cose che io non ne
30   farò memoria, bastandomi mostrare a chi vorrà veder l'opere sue sola-
    mente le più notabili e le migliori. Né per questo la pittura gl'impedì
    mai che egli non seguitasse e la zecca e l'altre cose delle medaglie, come
    e' faceva sino dal principio. Ebbe il Francia, secondo che si dice, grandis-
    simo dispiacere de la partita di messer Giovanni Bentivogli, il quale
35   avendogli fatti tanti benefizii, gli dolse infinitamente: ma pure, come sa-
    vio e costumato che egli era, attese all'opere sue. Fece dopo la sua partita
    di quello tre tavole che andarono a Modena, in una delle quali era quan-
    do San Giovanni battezza Cristo, nell'altra una Nunziata bellissima, e
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