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Nella figura del qual fanciullo ignudo ritrasse Francesco Granacci, |
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pittore allora giovanetto, e similmente messer Tommaso Soderini, |
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cavaliere, Piero Guicciardini, padre di messer Francesco che ha |
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scritto le Storie, Piero del Pugliese e Luigi Pulci poeta, parimente |
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Antonio Pollaiuolo e se stesso, così giovane come era; il che non fece |
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altrimenti nel resto della sua vita, onde non si è potuto avere il ri- |
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tratto di lui d'età migliore. E nella storia che segue ritrasse Sandro |
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Botticello suo maestro e molti altri amici e grand'uomini, e infra gli |
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altri il Raggio sensale, persona d'ingegno e spiritosa molto, quello |
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che in una conca condusse di rilievo tutto l'Inferno di Dante, con |
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tutti i cerchi e partimenti delle bolgie e del pozzo misurati apunto, |
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tutte le figure e minuzie che da quel gran poeta furono ingegnosissi- |
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mamente immaginate e discritte, che fu tenuta in questi tempi cosa |
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maravigliosa. Dipinse poi a tempera nella cappella di Francesco del |
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Pugliese alle Campora, luogo de' Monaci di Badia fuor di Firenze, |
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in una tavola un S. Bernardo al quale apparisce la Nostra Donna |
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con alcuni Angeli, mentre egli in un bosco scrive; la qual pittura |
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in alcune cose è tenuta mirabile, come in sassi, libri, erbe, e simili |
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cose che dentro vi fece, oltreché vi ritrasse esso Francesco di natu- |
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rale tanto bene che non pare che gli manchi se non la parola. Questa |
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tavola fu levata di quel luogo per l'assedio e posta per conservarla |
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nella sagrestia della Badia di Fiorenza. In S. Spirito della |
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medesima città lavorò in una tavola la Nostra Donna, S. Martino, |
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S. Niccolò e S. Caterina per Tanai de' Nerli; et in S. Brancazio alla |
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cappella de' Rucellai una tavola, et in S. Raffaello un Crucifisso e due |