Volume 3

Edizione Giuntina
    e tanto biz[z]arro e nuovo ne' suoi ornamenti, che fu il primo il
    quale ai moderni mostrasse il nuovo modo di variare gl'abiti e che
    abbellisse ornatamente con veste antiche soccinte le sue figure. Fu
    primo ancora a dar luce alle grottesche che somiglino l'antiche, e le
5   mise in opera di terretta e colorite in fregi con più disegno e grazia
    che gli innanzi a lui fatto non avevano. Onde fu maravigliosa cosa a
    vedere gli strani capricci che egli espresse nella pittura; e che è più,
    non lavorò mai opera alcuna nella quale delle cose antiche di Roma
    con gran studio non si servisse, in vasi, calzari, trofei, bandiere, ci-
10   mieri, ornamenti di tempii, abbigliamenti di portature da capo, strane
    fogge da dosso, armature, scimitarre, spade, toghe, manti, et altre
    tante cose diverse e belle, che grandissimo e sempiterno obligo se gli
    debbe per avere egli in questa parte accresciuta bellezza e orna-
    menti all'arte.
15   Costui nella sua prima gioventù diede fine alla cappella de' Bran-
    cacci nel Carmine in Fiorenza, cominciata da Masolino e non del
    tutto finita da Masaccio per essersi morto. Filippo dunque le diede
    di sua mano l'ultima perfezzione, e vi fece il resto d'una storia che
    mancava, dove S. Piero e Paulo risuscitano il nipote dell'imperatore.
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Edizione Torrentiniana
20   ornamenti, che fu il primo il quale a' moderni mostrasse il nuovo modo
    di variare abiti et abbellisse ornatamente con antichi abiti e veste soc-
    cinte le figure che e' faceva. Fu primo ancora a dar luce alle grottesche
    che somiglino l'antico, e le mise in opera di terretta e colorite in fregi
    con più disegno e grazia che gli inanzi a lui non avevano fatto. Ma-
25   ravigliosa cosa era a vedere gli strani capricci che nascevano nel suo
    fare, attesoché e' non lavorò mai opera che delle cose antiche di Roma
    con gran studio non si servisse, in vasi, calzari, trofei, bandiere, cimieri,
    e ornamenti di tempii, abbigliamenti d'adosso a figure; onde grandissimo
    e sempiterno obligo se gli debbe avere, sendo egli stato quello che ha dato
30   principio alla bellezza et all'ornamento di questa arte, la quale con i
    dèstri modi suoi è venuta a quella perfezzione dove ella si truova al
    presente.
    Nella sua prima gioventù diede fine alla cappella de' Brancacci nel
    Carmino di Fiorenza, cominciata da Masolino e non finita da Masaccio
35   per la morte sua. E così Filippo di sua mano la ridusse a perfezzione,
    insieme con un resto della storia quando San Pietro e San Paolo risu-
    scitano il nipote dello imperatore e quando San Paolo visita San Pie-
    tro in prigione, così tutta la disputa di Simon Mago e di San
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